Mara Venier torna a parlare del caso Ghali al Corriere della Sera. La conduttrice non fa sconti e torna sulle recenti polemiche.
Mara Venier si difende. La donna è stata attaccata a più riprese sui social e dall’opinione pubblica a causa di quanto successo domenica scorsa nello speciale Sanremo della sua trasmissione. Milioni di italiani hanno visto Ghali chiedere lo stop al genocidio sul suolo palestinese.
La conduttrice lascia esporre il pensiero del rapper di origine tunisina che stava rispondendo all’Ambasciatore israeliano a Roma dopo le accuse di quest’ultimo che ha tacciato il cantautore di “propaganda anti-israeliana”. Successivamente, però, è arrivato un comunicato della Rai che di fatto ricordava come l’azienda non dimentichi i morti di Israele per mano di Hamas.
A quel punto si è acceso il confronto. O meglio: in Rete è divampata la protesta che ha dato seguito anche a manifestazioni di attivisti sotto le sedi Rai di Roma, Napoli, Torino e Milano. Tutto in questi giorni. Allora Mara Venier torna sull’argomento e si difende al Corriere della Sera, intervistata da Aldo Cazzullo.
L’uomo riesce a far tirare fuori alla conduttrice quello che non aveva avuto modo di dire prima. In effetti è stata assalita, senza nemmeno il tempo di replicare: ha dovuto addirittura limitare i commenti su Instagram per evitare che la sua famiglia venisse presa di mira.
Una situazione particolarmente complessa che la presentatrice descrive così: “Sono una donna libera e non ho mai censurato nessuno, ho interrotto Dargen D’Amico (altro artista che ha provato a portare argomenti civili e politici all’Ariston) solo per mancanza di tempo. Lo aspetto domenica da me, nessuna pressione dalla Rai. Sono una donna libera – conclude – e sempre lo sarò”.
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Quindi le polemiche non si placano, ma la conduttrice prova a mettere un punto. Il problema è che i manifestanti non sembrano averla presa benissimo. La battaglia dialettica e i movimenti di piazza continueranno: le accuse alla Rai sono precise “Complici del genocidio” – scrivono gli attivisti sugli striscioni – e a nulla serve la rettifica di Sergio (AD di Viale Mazzini) riguardo il sostegno al popolo di Gaza. Excusatio non petita. Adesso, però, non contano più soltanto le parole. Visto che sarà una settimana infuocata. Anche per quello che ha cercato di precisare Mara Venier. La questione palestinese diventa una questione di palinsesto.