L’Inter conquista la Supercoppa e Inzaghi si conferma il re di coppe: Bonolis, ai microfoni di ControCalcio, non risparmia frecciatine.
L’Inter vince e convince sul terreno di gioco di Riad. La manifestazione della Supercoppa Italiana in terra araba ha riservato non poche polemiche a causa del minuto di silenzio fischiato dai tifosi presenti nel ricordo di Gigi Riva. In tal senso si sono sollevati ancora dubbi sul fatto se sia o meno necessario fare queste manifestazioni in Arabia, o comunque lontano dall’Italia, la risposta in tal senso la danno gli sponsor e provano a chiudere il cerchio ma non il disappunto.
Nel calcio gli scenari sono imprevedibili anche in campo: vince l’Inter contro un Napoli ben messo, le polemiche arbitrali fanno da contorno e un punto prova a metterlo Paolo Bonolis che ai microfoni di ControCalcio racconta come ha vissuto questo momento importante della sua squadra del cuore.
Il conduttore televisivo, reduce dal successo di Ciao Darwin, dovrebbe anche tornare in Rai – sulla terza rete – per un evento istituzionale – ma intanto di rete si gode quella dei suoi idoli nerazzurri che vincono e convincono: “Naturalmente – afferma – non può essere definita la vittoria del singolo”.
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“Una Supercoppa si vince insieme, certo è che a Inzaghi va riconosciuto di aver dato la giusta amalgama ai giocatori che lo seguono in maniera impeccabile. Lui ha sempre lavorato in questa maniera, anche quando era alla Lazio”. Il vanto secondo Bonolis di avere un tecnico come Inzaghi è quello di riuscire a fare necessità virtù con le risorse a disposizione: una qualità non da poco nel calcio di oggi.
Tradotto in numeri significa: terzo successo consecutivo per l’Inter, che può sognare anche il tricolore, e quinto per lui che si conferma – come gli hanno spesso fatto notare – il re di coppe. È quello che ne ha vinte più in assoluto: il riferimento, naturalmente, è solo alla Supercoppa Italiana.
L’ex Lazio lo aveva ribadito: “Dove sono io, arrivano i trofei”. I tifosi – compreso Bonolis – cominciano a crederci. E sulle polemiche arbitrali: “La tecnologia porta sempre a parlare. A meno che non vinci 4-0, quando i match sono tirati, ci saranno sempre”, chiosa Bonolis.