Un recente report svela come e quando gli alunni lombardi utilizzino l’Intelligenza Artificiale per studiare e completare le lezioni. Il dato, se confrontato con quello delle altre Regioni, è piuttosto chiaro.
Aiuto concreto o strumento poco comprensibile? Un fattore da sfruttare o da temere? L’Intelligenza Artificiale, sin dal giorno in cui è entrata con prepotenza nelle nostre vite, fa discutere. Alcuni tendono a demonizzarla, altri la esaltano. Molti temono che possa prendere il sopravvento sulle nostre vite, per altri rappresenta un importante aiuto per il lavoro di tutti i giorni. Proprio il mondo del lavoro si interroga sui possibili effetti dell’AI e su come potrebbe incidere. In tanti temono che alcune professioni rischiano seriamente di sparire, con impiegati virtuali sempre più utilizzati al posto della manodopera tradizionale.

Anche il mondo della scuola non resta a guardare e si interroga in modo concreto sui vantaggi o i pericoli che l’Intelligenza Artificiale può portare nella formazione degli studenti. Quanti la utilizzano quotidianamente? E per quali scopi? I numeri, che sono stati esposti con cura dopo un recente studio, testimoniano un numero sempre crescente di giovani che utilizzano quotidianamente i più moderni strumenti tecnologici per studiare, completare ricerche e ottenere schemi e grafici ancora più completi sui vari argomenti.
Gli studenti lombardi e l’Intelligenza Artificiale: il dato è eloquente
Qual è la situazione in Lombardia? Gli studenti meneghini utilizzano con frequenza l’AI o preferiscono prepararsi con i vecchi metodi? La risposta è arrivata da un’indagine realizzata dall’Ipsos e promossa dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo, con il sostegno di Fondazione Cariplo. I numeri sono chiari e mettono in risalto una situazione che non lascia adito a dubbi o interpretazioni.

Gli alunni della Regione Lombardia si affidano con costanza all’Intelligenza Artificiale: almeno uno studente su cinque la utilizza regolarmente per risolvere i compiti assegnati, per studiare le lezioni e completare le ricerche e gli approfondimenti sui temi scolastici. Un numero elevato, superiore a quello delle altre regioni italiane. Il 68% degli studenti lombardi chiede anche una formazione, mentre il 77% chiede con forza al proprio istituto scolastico che fossero fornite delle linee guida per poterla utilizzare con precisione e senza commettere errori.
AI, l’attenzione degli studenti e la freddezza dei professori: “Serve responsabilità e consapevolezza”
Lo studio è stato realizzato su un campione di 800 studenti, dei quali oltre 350 erano Lombardi: gli adolescenti hanno confermato di essere pienamente coinvolti nell’uso quotidiano di strumenti di IA generativa come supporto allo studio. Restando nello specifico dei ragazzi intervistati che risiedono nella nostra regione, è facile intuire come questi cerchino di sfruttare tutte le possibili migliorie tecnologiche per ottenere una maggiore facilitazione sulla comprensione dei contenuti (61%) e considerano legittimo l’utilizzo dell’AI per sperare periodi di studio intensi (oltre il 55% degli intervistati). Il livello di soddisfazione complessivo arriva all’86%, con il 47% che si dichiara molto soddisfatto.

Non sono dello stesso avviso gli insegnanti lombardi: “Serve un’alfabetizzazione digitale che aiuti a comprendere questi strumenti, a riconoscerne i limiti e a riflettere sul loro impatto etico“, ha dichiarato Rosy Russo, presidente di Parole O_Stili che punta ad aiutare studenti e docenti a definire un patto condiviso sull’uso dell’intelligenza artificiale. “L’abbiamo sperimentato in alcune scuole pilota e ora ci auguriamo che sempre più insegnanti possano unirsi a questo percorso, perché educare all’IA significa educare al futuro, con consapevolezza e responsabilità.” I dati dell’Osservatorio Giovani saranno presentati in occasione della terza edizione di Parole a Scuola, in programma il 18 ottobre, una giornata di formazione gratuita dedicata a docenti, educatori, educatrici e famiglie, organizzata da Parole O_Stili, Università Cattolica del Sacro Cuore e Istituto Giuseppe Toniolo.