Flavio Insinna lascia la Rai, ma il suo futuro sarà ancora sul piccolo schermo. L’ex conduttore dell’Eredità pronto per un nuovo gameshow.
Flavio Insinna continuerà a lavorare in televisione, ma lascerà la Rai. C’era già la sensazione di divorzio quando lo scorso anno venne allontanato dalla conduzione dell’Eredità per far posto a nuovi volti della Rete. Insinna ha “traslocato” per un’estate su Raiuno alla sera con TecheTecheTè Show.
Un programma che ripercorreva i momenti salienti della televisione italiana attraverso alcuni personaggi iconici e lui faceva da Caronte in questa situazione crescente. Diverse puntate con un successo assicurato, sebbene andassero in onda in piena estate. Insinna, dopo questa scelta, si è sentito messo da parte.
Per una stagione ha fatto altro, in prevalenza teatro, per poi dedicarsi anche ad altri progetti umanitari. In particolare con Emergency, ma non solo: l’attore è molto impegnato nel sociale. Appurato questo, dal punto di vista lavorativo non si è mai fermato. Ora, però, è tempo di sposare una nuova causa televisiva.
Da Milano fanno sapere che sarà il nuovo volto di La7. L’interprete condurrà un nuovo game show dal lunedì al sabato subito prima del TG di Enrico Mentana. Un gancio non da poco per il Direttore che si prepara a un’altra grande stagione di informazione da protagonista.
Subito dopo, invece, ci sarà Lilli Gruber, nella speranza che le tensioni della passata stagione siano definitivamente in archivio. Quello che conta sarà fare una stagione performante, in tal senso è stato preso Insinna: Cairo punta molto sul conduttore che avrà il ruolo di intrattenere in un terreno di competenze a lui familiare.
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Poi ci sarà la giusta dose di informazione, ma La7 punta anche a esplorare altri lidi, grazie alla lungimiranza di Andrea Salerno che, come Direttore della Rete, ha sempre cercato di alzare l’asticella. Non solo con Cairo. Lo ha fatto in ogni contesto dove è andato. Un’altra pagina di storia televisiva sta per cominciare: il primo “colpo di telemercato” arriva da viale Mazzini all’ombra del Colosseo per raggiungere una nuova dimensione meneghina.