Di bambini e dispositivi elettronici se ne parla spesso, ma ecco il motivo per il quale bisognerebbe evitare per i pediatri.
I pediatri parlano addirittura di ritardi nello sviluppo. I dispositivi elettronici porterebbero infatti più piccoli ad avere sei problemi nello sviluppare la loro intelligenza e l’apprendimento: vediamo da dove parte l’allarme.
L’infanzia dei nostri bambini potrebbe essere messa a dura prova dai dispositivi elettronici. Di questo argomento se ne parla sempre tanto, ma ecco cosa rivela un recente studio sull’esposizione precoce dei più piccoli agli schermi luminosi. Secondo i pediatri questa può conduttore a comportamenti atipici e ritardi.
La tecnologia ha trasformato del tutto le nostre vite infatti ci offre tante comodità e modi di metterci in contatto con il mondo intero. Per i più piccoli la realtà però potrebbe essere completamente diversa infatti secondo uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics, consentire ai bimbi di trascorrere molte ore davanti allo schermo nei primi 3 anni, potrebbe essere grave. Pare che la ricerca della Drexel University metta in evidenza come questa esposizione possa portare a comportamenti che possono tradursi nell’autismo o nell’ADHD. Nel dettaglio l’indagine ha analizzato le abitudini di bambini che hanno meno di 2 anni. I risultati hanno evidenziato che i bambini esposti agli schermi hanno il 105% di probabilità in più di manifestare problemi di elaborazione sensoriale. in più hanno disinteresse per le attività e rispondono lentamente agli stimoli. Alcuni hanno invece un sovraccarico sensoriale.
Secondo l’autore dello studio, David Bennet, è fondamentale l’educazione dei genitori in questo caso per minimizzare o azzerare il tempo che i bambini passavo davanti agli schermi luminosi. Questi infatti portano a diversi effetti preoccupanti: ritardi nel linguaggio, problemi comportamentali, disturbi del sonno e anche difficoltà nella soluzione dei problemi. Dai dati analizzati inoltre emerge un’altra triste realtà ovvero che in aumento sono anche i casi di autismo e ADHD. Negli Stati Uniti prima solo un bambino su 44 era autistico mentre ora, dal 2020 il numero è aumentato. 1 bambini di 8 anni su 36 ha autismo o ADHD.
La dottoressa Karen Heller, che ha studiato la correlzione tra autismo e dispositivi elettronici ha confermato che:”Questa associazione potrebbe avere implicazioni significative per l’autismo e l’ADHD, poiché l’elaborazione sensoriale atipica è molto più prevalente in queste popolazioni”. I professionisti sono tutti d’accordo su un punto: i genitori devono evitare l’uso della tecnologia in era precoce.