Chiara Ferragni copre i brand che indossa. La nuova politica dell’imprenditrice digitale spiazza i fan: è finita un’era?
Chiara Ferragni è al centro delle polemiche ma non ci sono soltanto le ripercussioni mediatiche relative alla chiusura delle sue aziende. C’è anche, visto che non tutte le filiali delle società sono ancora compromesse, la possibilità di risalire la china. Hanno chiuso alcuni negozi e determinati uffici, molti dipendenti hanno perso il posto di lavoro, ma The Blonde Salad ha la possibilità di rimettersi in piedi.
Deve soltanto cambiare rappresentanza. Questo è il dilemma: una Chiara Ferragni reality senza Chiara Ferragni. Non è possibile, ma deve diventare plausibile per il bene di tutti. Dipendenti compresi. Ecco spiegata la scelta della donna di coprire i brand che indossa: c’è stato un tempo in cui ostentava tutto.
Quel tempo è alle spalle. Non troppo lontano per dimenticare, allora non c’è altro da fare che passare oltre. Il pandoro gate ha bollato la Ferragni come soggetto pericoloso economicamente. Gli scandali devono ancora avere un verdetto definitivo, quindi è tutto in corso d’opera, ma i brand non si fidano più di lei.
Ogni cosa che ha provato a promuovere è finita nel dimenticatoio. Relativamente all’ultimo periodo. 6 mesi di inferno, quasi un anno se contiamo anche la separazione da Fedez. Morale: se prima il motto era mostrare tutto e bene, ora è nascondere. Celare. Evitare qualsiasi forma di pubblicità. Ecco perchè quando indossa un costume e si fa fotografare copre la griffe. Stesso discorso per i brand di accessori e vestiti che indossa.
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È finita un’era: Ferragni non è più riferimento industriale. Crolla il mito dell’imprenditoria digitale. Ricominciare da zero però è possibile: basta cambiare strategia e reputazione, almeno sui social. Nella vita reale, fuori da uno schermo, è tutto ancora più complicato. L’estate di Chiara Ferragni è più rovente del solito.