Una tempesta infuria su Chiara Ferragni, la nota imprenditrice digitale sta raccogliendo ciò che ha seminato lo scorso Natale.
“Un errore di comunicazione” – così Chiara Ferragni ha giustificato quanto dichiarato dall’Antitrust. Posizione che, per quanto espressa con gli occhi lucidi e la voce tremolante, non spiega come l’imprenditrice digitale si sia fatta sfuggire il guadagno non previsto dalle vendite del fantomatico Pandoro targato Balocco. Il conto in banca lievita e la diretta interessata persevera nell’illusione (almeno così sembra) che gli introiti siano stati trasferiti, come pattuito, all’ospedale Regina Margherita di Milano. Insomma, questa volta gli utenti web faticano – giustamente – a credere alla sua versione.
I tabloid hanno conseguentemente deciso di sparare sulla Croce Rossa, diffondendo nuove indiscrezioni che minerebbero la reputazione della regina degli influencer. Uova di Pasqua benefiche fasulle e la risposta della Regione Lombardia alla notizia secondo cui le donazioni dei Ferragnez abbiano garantito l’acquisto di 150 lettini ospedalieri, rivelatisi in realtà solo 14. Crolla così il personaggio che entrambi hanno costruito nel corso delle rispettive carriere, il cui fondamento nasceva dal rispetto etico e pubblico, oltre che dalla lotta contro il classismo e le discriminazioni. Più che “Pensati libera”, Chiara Ferragni è stata ribattezzata dal popolo del web “Pensati ipocrita”.
L’affetto e il sostegno manifestati dal popolo del web non sono certo sentimenti incondizionati. Un utente può trasformarsi, in meno di un secondo, da fan numero uno ad hater spietato. La conseguenza, questa, di un coinvolgimento fittizio che deriva dal limitato contatto dietro un freddo schermo del telefono.
E così, Chiara Ferragni – dall’essere considerata l’idolo dei millennial, prima sostenitrice delle battaglie sociali – è divenuta un’ipocrita che ha speculato sulla bontà d’animo di coloro che avrebbero volto riservare gli investimenti del suo pandoro rosa in favore dei meno fortunati.
Il numero di followers è così iniziato a scendere, inesorabilmente. In data 14 dicembre l’imprenditrice digitale vantava al suo seguito 29.732.305 followers. Nei giorni seguenti allo scoppio della bufera, tale cifra si è ridimensionata progressivamente. Ha perso, a oggi, 16.215 followers.
Non vi è ovviamente pericolo che l’influencer finisca in banca rotta, tuttavia è bene ricordare che gran parte dei suoi introiti derivano dalle pubblicizzazioni sui social. Laddove lo scandalo dovesse imperversare sulla sua figura ulteriormente, è possibile che i marchi di moda decidano di dissociarsi. A quel punto Chiara Ferragni, la cui credibilità è ai minimi storici, rischierebbe il temutissimo dimenticatoio mediatico.