Parte oggi al Mudec, Museo delle Culture di Milano, la mostra dedicata a Banksy, artista e writer inglese dall’identità nascosta considerato uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea. La mostra non è autorizzata dall’artista, fatto non insolito: nessuna in passato è mai stata autorizzata proprio per proteggere l’anonimato e l’indipendenza di Bansky.
Titolo dell’esposizione: “The Art of Banksy. A visual protest”, progetto espositivo curato da Gianni Mercurio e promosso da Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE (che produce l’evento) con circa ottanta tra dipinti, sculture, prints dell’artista inglese, corredati di oggetti, fotografie e video.
Il sito del Mudec riporta su Banksy l’opinione di un altro famoso street artist americano, Shepard Fairey: “Le sue opere sono piene di immagini metaforiche che trascendono le barriere linguistiche. Le immagini sono divertenti e brillanti, eppure talmente semplici e accessibili: anche se i bambini di sei anni non hanno la minima idea di che cosa sia un conflitto culturale, non avranno alcun problema a riconoscere che c’è qualcosa che non quadra quando vedono la Monna Lisa che impugna un lanciafiamme”.