I cresimandi hanno incontrato l’arcivescovo Delpini allo Stadio del Meazza.
Spalti gremiti da 50 mila tra ragazzi, genitori, catechisti, madrine e padrini si sono ritrovati per il tradizionale incontro dell’arcivescovo con i cresimandi. Per Mario Delpini è stata la prima volta da quando è alla guida della diocesi ambrosiana e sul prato del Meazza è stato accolto con grande entusiasmo da tutti i presenti.
Tra canti e coreografie, l’arcivescovo si è rivolto ai ragazzi con metafore sulla convivenza. “La città infelice è la discarica delle parole inutili, volgari, cattive, velenose. Noi che vogliamo abitare nella città felice, impariamo a dire parole buone. La parola non è ripetere quello che ci suggeriscono altri, non è per ferire: la parola è per rispondere all’amore che ci ha insegnato a parlare”. E poi un passaggio sulla difficoltà di comunicare: “Mettete le mani alle orecchie, non si sente niente. Non sentite chi vi chiama, chi vi vuole bene, vi parla, chi vi fa catechismo. Tu puoi ascoltare, ma nella città infelice c’è un baccano talmente confuso, una musica così assordante, che per parlare con un amico vicino devi gridare. Invece noi che vogliamo abitare nella città felice vogliamo essere come coloro che sentono il bene”.