Amedeo Sebastiani riapre ogni scenario. Il conduttore vince ancora in termini di Share: il sesto Sanremo, ora, non è un’utopia.
Come Baudo e Mike, ma ancora non basta. Amedeo Sebastiani non si ferma più: ormai è l’uomo ovunque della Rai. Anche nel 2024 è sua la serata dedicata alla Lotteria Italia che ha dato soddisfazione in termini di Share e non solo. La gente lo segue, lo ama e non si stanca mai di vederlo. Lo dicono i numeri: quando c’è lui, in Rai, il successo è assicurato.
L’appuntamento, ora, è a febbraio: manca meno di un mese all’inizio del Festival di Sanremo. Cinque per lui, proprio come Pippo Baudo e Mike Bongiorno di cui ha preso il metodo. Un direttore artistico all’antica: fa tutto lui. Mette l’ultima parola sulle canzoni, sui costumi e su tutti gli aspetti che compongono la kermesse. Quasi come un allenatore di calcio. Questo fu il consiglio di Baudo quando Sebastiani lo contattò per avere qualche delucidazione in merito. Erano i tempi del suo primo Sanremo. Quello in cui a trionfare furono i Maneskin. Vincitori, successivamente, anche dell’Eurovision.
Il metodo Sebastiani funziona, perchè si espone – ci mette sempre del suo – andando contro il pensiero di molti. Senza, però, risultare pedante o eccessivo. Magari non piace a qualcuno, ma sa stare al gioco e rispondere alle provocazioni senza alimentarle. Non è stato un inizio facile, in Liguria, il suo. Al primo Festival diretto da lui scoppiò una polemica legata ad alcune frasi pronunciate durante la conferenza stampa.
Il tempo è stato galantuomo: Sebastiani ha imparato a dosare le dichiarazioni e, soprattutto, a cavalcare i trend. Ecco perchè adesso non solo è ovunque, ma si prende rivincite su rivincite in termini di Share e contatti. Lui che, come ha confessato più volte, subito dopo il Duemila si è rimesso nuovamente in gioco: “Il telefono non squillava più e io dovevo ripensare a cosa fare, poi con Reazione a Catena tutto è ricominciato”.
Ora è l’esatto opposto: lo smartphone è suo alleato e squilla continuamente. Lo vogliono tutti, da Capodanno alla Befana, fino a Sanremo e oltre. A proposito di oltre, Amadeus aveva detto che quello del 2024 sarebbe stato il suo ultimo Festival della Canzone Italiana. Poi c’è stato il “divorzio” da Lucio Presta. Non è un elemento da sottovalutare. Il cambio di manager, per incompatibilità su alcuni aspetti, potrebbe aprire le porte a nuovi scenari: Amadeus, infatti, ha sempre detto di voler chiudere in bellezza.
Era, non a caso, anche volontà di Presta. Arcobaleno Tre (agenzia del manager) e Sebastiani, però, non sono più una cosa sola. Anzi. Per questo Amadeus ha cambiato anche le dichiarazioni e gli atteggiamenti nell’ultimo periodo: “Se sono stato attaccato sia da destra che da sinistra, vuol dire che sono una persona libera – racconta a Silvia Fumarola che lo intervista sulle pagine di Repubblica – la politica non deve entrare a Sanremo. Il Festival è di tutti”.
Di tutti e anche suo, per questo chi insiste a volerlo anche il prossimo anno sa di toccare un tasto che non è più dolente. Fiorello – suo amico fraterno e co-conduttore dell’ultima serata della kermesse di quest’anno – condivide un virgolettato di Sebastiani (“Onorato che la Rai pensi a me per il sesto Festival. Dopo quest’edizione ci sederemo attorno a un tavolo e discuteremo del tema”) e commenta: “Quest’uomo mi fa veramente paura”. Sebastiani non ha detto no: se prima le porte del sesto Sanremo, per lui, erano chiuse, ora potrebbero riaprirsi. È lui – in questo momento – il cavallo di razza su cui puntare. E la Rai, che di cavallo ha il simbolo, non se lo lascerà scappare.
Nel frattempo Sebastiani farà un annuncio per il Festival imminente, quello del 2024, la prossima settimana durante il TG1: il cerchio sta per chiudersi. È iniziato il conto alla rovescia per questa edizione, mancano gli ultimi dettagli (e sorprese). Chissà che, fra una rivelazione e l’altra, Amadeus non sciolga la riserva sul futuro. A raccogliere la sua (pesante) eredità sarebbero pronti Stefano De Martino e Alessandro Cattelan. Entrambi possibili sostituti in caso di cambio alla conduzione e direzione artistica. Potrebbero, però, anche dover aspettare ancora. L’ultima parola è di Amadeus, perchè soltanto lui può mettere il punto a quello che – per il momento – sembra essere il suo destino televisivo.