Nuove rivelazioni emergono sulle violenze e aggressioni avvenute nel corso della notte di Capodanno in Piazza Duomo, a Milano altre denunce arrivano da un gruppo di turisti inglesi
Diventa un vero e proprio caso internazionale l’indagine sulle violenze e gli abusi fisici e sessuali avvenuti nel corso della notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa belga Sudinfo, due giovani turisti inglesi, una ragazza e il suo compagno, avrebbero presentato denuncia per molestie e abusi proprio come i sei ragazzi studenti provenienti da Liegi. La coppia avrebbe poi denunciato alla polizia di aver subito aggressioni che per primi avevano denunciato l’episodio fin dal giorno immediatamente successivo.
Violenze di Capodanno: la taharrush jama
Le indagini della Procura di Milano si concentrano su una ipotesi di violenza collettiva, un fenomeno che potrebbe essere riconducibile al taharrush jama, un’espressione araba che indica aggressioni sessuali di gruppo spesso mosse da un profondo disprezzo verso le donne.
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Il caso di Milano purtroppo non sarebbe isolato. E il fatto che molti dei testimoni parlino di giovani ragazzi di lingua araba tra i protagonisti delle violenze avvalorerebbe questa ipotesi che, purtroppo, ha inserito Milano tra le città a rischio tra blog e siti che si occupano di turismo.
Le testimonianze delle vittime
Le nuove denunce sono emerse grazie al lavoro degli inquirenti che si sono recati in Belgio per raccogliere informazioni direttamente dalla studentessa belga che per prima ha presentato denuncia e che ha avuto il coraggio di portare la sua testimonianza anche in televisione con una intervista nel corso della quale ha descritto dettagliatamente tutto l’accaduto, e dai suoi amici.
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La giovane ventenne ha visionato i video ripresi durante la serata per aiutare gli investigatori a identificare i responsabili degli abusi: “Eravamo tutti sotto shock e abbiamo passato il primo gennaio a parlare tra noi per metabolizzare tutto quanto era accaduto. Non ci è proprio venuto in mente di denunciare subito”, ha riferito Laura Barbier, una delle vittime belghe, ai media locali.
Laura e i suoi amici si sono invece presentati alla gendarmerie di Liegi. Diversamente, la coppia inglese avrebbe deciso di sporgere denuncia immediatamente qui a Milano, fornendo dettagli che potrebbero rivelarsi cruciali per le indagini.
L’ipotesi del taharrush jama
La Procura di Milano sta valutando la possibilità che le aggressioni possano essere una replica del fenomeno noto come taharrush jama. Questo termine è stato utilizzato per la prima volta nel 2015 in Egitto, per descrivere le aggressioni sessuali di massa subite dalle donne che manifestavano a Piazza Tahrir, al Cairo. Successivamente, l’espressione è stata impiegata per descrivere eventi simili verificatisi in Germania, sempre durante la notte di Capodanno del 2016, a Colonia. In quella circostanza, numerose donne denunciarono molestie e rapine compiute da gruppi di uomini identificati come arabi o nordafricani.
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Episodi simili sono stati segnalati anche ad Amburgo, Zurigo, Salisburgo ed Helsinki. A Milano, un caso analogo si era verificato già durante i festeggiamenti di Capodanno del 2022, quando nove giovani denunciarono molestie collettive, portando gli inquirenti a ipotizzare una ripetizione del fenomeno.
Gli sviluppi delle indagini sulle violenze di Capodanno
La Squadra Mobile di Milano sta collaborando con le autorità belghe per raccogliere ulteriori prove. Attualmente, gli investigatori stanno analizzando tre video che potrebbero contenere immagini utili a identificare gli aggressori. Le immagini, riprese in Piazza Duomo, mostrerebbero momenti in cui gli abusi sono stati perpetrati.
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La polizia sta anche esaminando le dinamiche del gruppo di aggressori, ipotizzando che si tratti di un’azione premeditata. I magistrati hanno già sottolineato la gravità della situazione, evidenziando come questi episodi siano il risultato di un disprezzo sistematico verso le donne, spesso espresso in contesti collettivi e di massa.
Un precedente pericoloso
Il fenomeno del taharrush jama non è dunque nuovo in Europa. Oltre ai già citati episodi l’ultimo dei quali a Milano, sono state segnalate situazioni analoghe in diverse città europee, quasi sempre durante eventi di massa molto affollati.
Nel frattempo, il lavoro degli inquirenti prosegue senza sosta per dare un volto ai responsabili delle violenze di Capodanno. Tre giorni fa alcuni ragazzi illegalmente in Italia che on line avevano insultato l’Italia e le forze dell’ordine in video erano rapidamente andati virali sono stati espulsi e rimpatriati.