Tenta di uccidere la moglie e consegna l’arma dell’aggressione ai carabinieri appena giunti in casa: cosa emerge sul tentato femminicidio di Rozzano.
I carabinieri erano appena entrati in casa della coppia, lui era invece ancora sporco di macchie di sangue. Non avrebbe proferito alcuna parola, consegnando l’arma con cui ha colpito la moglie mentre erano in casa.
Il coltello, infatti, sarebbe stato utilizzato pochi minuti prima per colpire sua moglie, rischiando quasi di toglierle la vita. La tragica vicenda è avvenuta a Rozzano, città dell’hinterland di Milano.
La donna è comunque riuscita a prendere il telefono e chiamare i soccorsi, poi l’arrivo delle forze dell’ordine che hanno arrestato l’uomo.
Un uomo di 32 anni, originario del Marocco, è stato arrestato durante la serata di lunedì 28 novembre 2023 con l’accusa di tentato omicidio. Si tratta di un cittadino regolare in Italia e senza alcun precedente che ha ferito la moglie di 39 anni.
L’episodio risale al pomeriggio dello scorso lunedì 27 novembre, intorno alle ore 18.30. E proprio la vittima ad allertare e chiedere aiuto con una telefonata al 118. Dopo l’arrivo dei soccorsi, infatti, la 39enne marocchina è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo.
Attualmente è ancora ricoverata e presenta ferite all’altezza di testa, gambe e braccia. Con l’arrivo del personale sanitario è sopraggiunto quello dei carabinieri di Corsico: fermato il marito che non avrebbe opposto alcuna forma di resistenza.
In casa era presente il figlio della coppia, un bambino di tre anni: il piccolo si trovava all’interno dell’abitazione al momento dell’aggressione. Durante le fasi concitate, infatti, un carabiniere lo avrebbe portato in un’altra stanza, cercando di distrarlo con il suo cellulare.
Fasi concitate fra il soccorso alla mamma e l’arresto del padre, da qui la decisione del carabiniere di fargli guardare dei cartoni animali sul telefono.
Il 31enne arresto lavora come parrucchiere, ma non avrebbe spiegato tanti dettagli agli investigatori. Intanto i carabinieri lo hanno trasferito nel carcere di San Vittore: ora l’accusa è di tentato omicidio, alla luce del ferimento della moglie di 39 anni (anche lei originaria del Marocco).
Secondo le informazioni raccolte, intanto, tutto sarebbe accaduto durante una lite: l’uomo avrebbe accusato la donna di avere un amente. Lei ha negato di non aver alcuna relazione extra-coniugale, poi la reazione violenta da parte del 31enne arrestato e adesso accusato di tentato omicidio.
La donna è stata trasferita al San Carlo di Milano in codice rosso, ma dalle informazioni raccolte non sembrerebbe essere in pericolo di vita. L’uomo le avrebbe inferto diverse coltellate all’altezza di braccia, gambe e testa. Necessario in questo caso il ricovero in codice rosso.
Al momento dell’arrivo dei carabinieri, intanto, il figlio della coppia era presente in casa. Un appuntato, padre di due bambini, ha deciso di accudirlo e distrarlo dalla situazione alquanto delicata. La donna resta ricoverata in ospedale, l’uomo è invece in carcere e dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio.
Situazione delicata anche per la presenza del piccolo che, però, è stato distratto dal carabiniere, così da non fargli vivere quanto stava accadendo proprio in quei momenti. I carabinieri sono intervenuti subito dopo la telefonata, con tanto di arrivo del personale sanitario. Donna soccorsa in casa e trasferimento d’urgenza in ospedale per curare le ferite provocate dal marito.