La proposta di intitolare lo Stadio Brianteo di Monza a Silvio Berlusconi è stata ritirata dopo un acceso dibattito in Consiglio comunale, ma le polemiche proseguono tra divisioni politiche e le proteste dei tifosi della curva
Il dibattito sull’intitolazione dello Stadio Brianteo di Monza a Silvio Berlusconi si è concluso senza una decisione, per lo meno non definitiva. La proposta, avanzata dal centrodestra, è stata ritirata per evitare una bocciatura certa.
L’incontro in Consiglio comunale si è trasformato in un confronto politico estremamente acceso, evidenziando profonde divisioni politiche e morali sulla figura dell’ex premier e proprietario del Monza Calcio. Ma non solo…
La proposta di intitolare lo Stadio Brianteo a Silvio Berlusconi è stata presentata dalla consigliera del Gruppo Misto, Martina Sassoli, lo stesso giorno della scomparsa dell’ex premier, e dunque il 12 giugno 2023. Tuttavia, il Consiglio comunale di Monza si è trovato spaccato su questa decisione.
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Con qualche distinguo anche da parte di alcuni consiglieri del centrodestra. Che da un lato ha sottolineato i meriti sportivi di Berlusconi, definito l’artefice della storica promozione del Monza in Serie A.
Ma dall’altro, il centrosinistra ha criticato la figura politica e morale dell’ex presidente del Consiglio, portando alla luce le sue controversie giudiziarie e le dichiarazioni divisive del passato.
A Monza il Comune è a maggioranza di centrosinistra. Il sindaco è Paolo Pilotto, vittorioso nel 2022 al ballottaggio con il 51.21% delle preferenze sul sindaco uscente, Dario Allevi.
La consigliera Giulia Bonetti (PD) ha bocciato la proposta ricordando episodi controversi legati a Berlusconi, tra cui dichiarazioni considerate offensive verso le donne. Anche Lorenzo Gentile (PD) e Francesco Racioppi (LabMonza) hanno sottolineato i legami dell’ex premier con figure condannate e altre controversie giudiziarie.
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Il dibattito si è acceso ulteriormente quando è emerso che alcune forze politiche, come Forza Italia, non erano presenti in aula durante la discussione.
Il tutto mentre Report, la rubrica di approfondimento di RAITre proponeva una delle sue inchieste proprio su Mediaset, Fininvest e Silvio Berlusconi. Mandando su tutte le furie la famiglia del cavaliere ma anche molti dei suoi sostenitori.
Il centrodestra, rappresentato da Fratelli d’Italia e sostenuto dal senatore Adriano Galliani, ha difeso la proposta, ricordando i 267 milioni di euro investiti personalmente da Berlusconi nel Monza, nello stadio Brianteo e nel centro sportivo di Monzello. Galliani ha definito la decisione di non intitolare lo stadio “pazzesca”, annunciando possibili azioni da parte di Fininvest per rispondere alle dichiarazioni offensive emerse durante il dibattito.
Il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, ha deciso di non intervenire durante il dibattito in Consiglio comunale, preferendo affidare il suo pensiero a un post su Facebook il giorno seguente. Pilotto ha dichiarato che sarebbe stato più opportuno aspettare prima di prendere una decisione, lasciando che il tempo consentisse una valutazione più distaccata della figura di Berlusconi.
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Questo il suo pensiero: “Tempi troppo stretti: era meglio aspettare un po’ – ha scritto il primo cittadino – ho preferito non esprimermi perché a volte il silenzio è una comunicazione più forte delle parole. Penso che sul dibattito aleggiasse la cappa di un grande senso di inopportunità e che il consiglio abbia sbagliato a non ascoltare la lezione dei nostri avi… ad aspettare un po’ di tempo, dopo la scomparsa di una persona, per intitolarle strade e piazze”.
Pilotti ha anche invitato tutte le parti a moderare i toni e ad evitare giudizi affrettati, sottolineando la necessità di maggiore cautela in simili situazioni.
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Nel frattempo a Monza si parla anche di un referendum popolare ma al momento la questione sembra destinata a restare in sospeso, anche se Adriano Galliani rimane convinto di voler portare l’istanza della nomina dello stadio di Monza a Silvio Berlusconi in tutte le sedi possibili.