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Cronaca

Spara al vicino di casa minacciandolo di uccidere tutta la sua famiglia. Arrestato 48enne

E’ finito in manette l’uomo, 48enne albanese, che ha sparato il vicino di casa 56enne minacciandolo anche di uccidere tutti i suoi parenti. Il fatto avvenuto a Vigevano

Due colpi esplosi da una pistola da guerra Cz 24 detenuta illegalmente dal 48enne albanese hanno raggiunto, fortunatamente di striscio, il vicino di casa, un egiziano 56enne. Il fatto è avvenuto lunedì pomeriggio, 3 giugno 2024, a Vigevano.

spara al vicino di casa minacciandolo di uccidere anche tutta la sua famiglia. Arrestato 48enne albanese (ANSA) milano.cityrumors.it

L’aggressore dopo aver sparato i due colpi si è barricato nel cortile di casa chiedendo di parlare con un militare che conosce e del quale si fida. Rintracciato dai colleghi perché fuori servizio, è stato proprio il militare a negoziare e convincere l’albanese Dritan Qafa ad arrendersi.

Sparatoria tra vicini di casa

La sparatoria andata in scena poco dopo le 18.15 del pomeriggio di lunedì scorso in via Gravellona, in una zona semi centrale di Vigevano ha portato in manette il 48enne albanese Dritan Qafa. L’uomo aveva avuto un alterco per ragioni non ancora chiarite, con il vicino di casa, un egiziano di 56 anni.

spara al vicino di casa minacciandolo di uccidere anche tutta la sua famiglia. Arrestato 48enne albanese (ANSA) milano.cityrumors.it

Quest’ultimo è stato colpito di striscio alla testa, con l’arma impugnata dal 48enne, e nonostante il ferimento, è riuscito ad uscire dallo stretto cortile che costeggia la sua abitazione e cercare riparo in strada. Ma lì il vicino-nemico ha esploso un secondo colpo di pistola andato, fortunatamente, a vuoto.

Non riuscendo nel suo intento, il 48enne è tornato verso casa e dal piano superiore della sua abitazione ha minacciato di uccidere tutta la famiglia della vittima, ovvero la moglie, i due figli e la nipote di appena quattro mesi, questi ultimi erano chiusi nell’appartamento, protetti da una porta blindata che l’aggressore ha anche cercato di abbattere usando una grossa mazza da muratore senza riuscirci.

La negoziazione

Attimi di paura e forte tensione si sono registrati nel pomeriggio di lunedì 3 giugno dopo l’aggressione all’egiziano. I carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Vigevano, i militari della stazione ed il personale del commissariato di polizia, intervenuti sul luogo del fatto hanno isolato la zona a scopo precauzionale e fermando la circolazione stradale in via Gravellona.

Proprio in quegli attimi l’aggressore ha chiesto di parlare con il carabiniere del nucleo operativo, rifiutandosi di trattare con altri. Il militare quando è arrivato sul posto qualche minuto dopo poiché fuori servizio in quel momento, ha convinto l’albanese ad arrendersi.

Intanto un’ambulanza della Croce Azzurra di Robbio, giunta sul posto, ha soccorso il ferito trasportandolo presso il policlinico San Matteo di Pavia dove è stato ricoverato in codice giallo. Le sue condizioni per fortuna non sono gravi e la vittima è stata dimessa con una prognosi di 21 giorni.

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I rilievi

Gli uomini dell’Arma dei carabinieri della sezione operativa che hanno effettuato i rilievi sul posto rinvenendo i bossoli dei due colpi esplosi dall’egiziano più altre 7 cartucce inesplose trovate sulla via e ancora un altro colpo ancora inserito nel caricatore.

Il materiale è stato posto sotto sequestro e il 48enne albanese è stato ammanettato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo dovrà anche rispondere della detenzione illegale dell’arma che ha usato. Al momento rimane rinchiuso nel carcere di Pavia.

Quel che rimane da capire sono le ragioni che hanno portato l’aggressore a colpire il vicino di casa. Molto probabilmente vecchi rancori tra i due, al punto tale da far impugnare un’arma ad uno dei due per risolvere la questione.