I pubblici ministeri sequestrano d’urgenza il Cpr-Centro permanenza rimpatri di via Corelli a Milano e accusano la società La Martinina srl che gestiva il centro. Le ultime novità dalle indagini in corso
La società La Martinina srl con sede legale a Pontecagnano, provincia di Salerno, che nel 2022 aveva vinto l’appalto da 4,4 milioni di euro assicurando alla Prefettura di Milano che per 12 mesi avrebbe gestito il Cpr-Centro permanenza rimpatri di via Corelli con tutta una serie di servizi agli stranieri trattenuti come: assistenza legale, mediatori linguistici, sanità, pulizie, cibo.
Servizi che poi, durante le indagini della Finanza e dei procuratori sono risultati falsificati o non assicurati nella quantità e qualità pattuite nell’appalto. La novità, ora, è che la Prefettura di Milano il 13 novembre scorso, considerando buone le stesse condizioni contrattuali, aveva già rinnovato per l’intero 2024 il contratto con La Martinina srl gestito da Alessandro Forlenza e dell’amministratrice nonché madre di questo ultimo, Consiglia Caruso.
Cosa emerge dalle indagini
Nel corso dell’indagine il rinnovo del contratto con la società di Pontecagnano da parte della Prefettura di Milano non era stata indicata nelle comunicazioni rivolte ai mezzi di informazione dalla Prefettura sia all’inizio dell’inchiesta, il 1° dicembre, sia nei giorni successivi, quando invece aveva rivendicato, come riporta il Corriere della Sera: “il costante e approfondito monitoraggio esercitato dall’ufficio territoriale del governo, e accreditato che spesse volte fossero state verificate irregolarità e comminate sanzioni”.
Attualmente appare quasi impossibile capire se l’esistenza del rinnovo contrattuale fosse stata almeno comunicata dalla Prefettura alla Procura durante l’incontro del 4 dicembre scorso tra il nuovo prefetto Perugino, Claudio Sgaraglia, il suo staff e il procuratore Marcello Viola, pm aggiunto Tiziana Siciliano e i pm Giovanna Cavalleri e Paolo Storari.
Questi, sino all’ispezione a sorpresa nel Cpr dello scorso primo dicembre, erano rimasti completamente immersi nei fatti senza acquisire alcun atto ufficiale né in Prefettura né nella Martinina srl.
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Il sequestro preventivo d’urgenza
In tutto questa confusione c’è una conseguenza, ovvero quello che è accaduto mercoledì sera a sorpresa quando la Guardia di Finanza, su ordine dei due pubblici ministeri, ha eseguito il sequestro preventivo d’urgenza attuato a impedire la prosecuzione dei reati, dell’azienda della società La Martinina srl che gestisce il Cpr.
Risulta evidente, a questo punto, anche l’accoglimento, nell’udienza programmata per oggi, giovedì 14 dicembre, da parte del gip della richiesta di interdire la società dallo stipulare nuovi contratti con la Pubblica Amministrazione presentata dalla Procura l’1 dicembre scorso quando ancora non conosceva del rinnovo il 13 novembre del contratto da parte della Prefettura (fino al 31 dicembre del 2024).
Ora sarebbe del tutto inutile in quanto la società La Martinina srl rimarrebbe comunque a capo della gestione del Cpr per l’intero anno 2024 in forza di un contratto già esistente poiché già rinnovato dalla Prefettura stessa.