I quattro ragazzini rinchiusi al carcere minorile Beccaria di Milano dovranno rispondere del reato di tortura per quanto accaduto il 9 novembre scorso a Varese, quando il quartetto (formato da giovanissimi tra i 14 e i 15 anni) ha tenuto segregato un quindicenne come punizione per una questione legata a una partita di droga. La decisione è stata comunicata dal procuratore dei Minori di Milano Ciro Cascone.
Secondo quanto si legge nel dispositivo, infatti, al ragazzo sarebbe stato cagionato un “verificato e comprensibile trauma psichico”. Il quindicenne sarebbe stato rinchiuso per tre ore e mezza, percosso e minacciato, legato a una sedia, picchiato e spogliato a torso nudo, tenuto in silenzio con l’ausilio di un nastro adesivo sulla bocca.
All’aggredito sarebbe stato portato via il cellulare e un orecchino, solo in seguito a ulteriori minacce sarebbe avvenuta la liberazione definitiva.