Schianto tra barche sul lago Maggiore: morta una donna dopo 12 giorni di agonia

L’incidente nautico avvenuto lo scorso 24 aprile tra due barche sul lago Maggiore aveva riportato due feriti lievi e una donna in gravissime condizioni. Oggi si conta una vittima: è deceduta la 76enne

Il violento scontro tra due imbarcazioni è avvenuto sul lago Maggiore lo scorso 24 aprile intorno le 13.45 del pomeriggio e nella mattinata di oggi, lunedì 6 maggio, a distanza di 12 giorni dall’impatto, l’unica donna rimasta gravemente coinvolta nell’incidente è morta.

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Incidente sul lago Maggiore, due barche si scontrano, morta una donna dopo 12 giorni di agonia (ANSA) milano.cityrumors.it

L’incidente nautico, che aveva coinvolto in tutto 4 persone, aveva però causato solo alla donna di 76 anni le ferite più gravi. Ricoverata in ospedale, la cittadina elvetica residente nella Svizzera tedesca, ha purtroppo perso la sua battaglia contro la morte.

L’incidente nautico

La donna di 76 anni deceduta stamani nel letto dell’ospedale dove era ricoverata in gravissime condizioni dal giorno dell’incidente si trovava su una delle due barche coinvolte nello scontro insieme a due connazionali, un 80enne una 75enne che avevano riportato, anche loro, inizialmente serie ferite ma non così gravi da metterne a repentaglio la vita.

umberto e greta
Incidente sul lago Maggiore, due barche si scontrano, morta una donna dopo 12 giorni di agonia (ANSA) milano.cityrumors.it

La barca al bordo della quale c’era la vittima proveniva dalla zona di Gambarogno quando si è scontrata con l’altra imbarcazione condotta da un 36enne svizzero con domicilio nel Locarnese, che stava proseguendo in direzione di Porto Ronco. Il 36enne ticinese dall’incidente ne uscì fortunatamente illeso. Lo scontro era avvenuto nelle acque svizzere del lago Maggiore, a circa 300 metri a largo del torrente Maggia, a Locarno. 

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Aperta inchiesta

Dopo il tragico incidente in acqua, per ricostruire l’esatta dinamica del fatto e le eventuali responsabilità, era stata aperta un’inchiesta da parte della Polizia cantonale ticinese. Ora che la donna è morta, tali presunte responsabilità risulterebbero molto più pesanti e gravi.

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