Scandalo Canottieri Ticino: chi sono gli 8 amici del vip club sospettati di chat sessiste

La chat sessista tra gli 8 soci del club vip della Canottieri Ticino di Pavia è al centro della bufera. Tra gli “amici” del tennis club nel mirino un manager, un imprenditore, un avvocato e un politico di rilievo

Gli 8 soci del prestigioso club pavese Canottieri Ticino finito al centro delle polemiche per una chat sessista sono, ad oggi, rimasti tutti impuniti e al riparo dall’anonimato. Quello che è noto sapere è che gli amici vip del tennis club sono dei 50enni e che sono finiti nei guai dopo la denuncia avanzata da tre ragazze 20enni, per uno scambio di fotografie tra loro, rubate alla giovani.

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Chat sessista nel circolo Canottieri Ticino di Pavia, le indagini (milano.cityrumors.it)

Tra le chat commenti sessisti sulle ragazze contornate da insulti, apprezzamenti sul lato b e gossip di bassa lega su presunte relazioni con tanto di scommesse su probabili conquiste future. Tutto questo marciume sessista, ad oggi, rimane segreto. Tutto tace, come del resto fa anche la stessa società, in attesa di eventuali sviluppi giudiziari.

Gli 8 amici del tennis club

Nella città di Pavia non si parla d’altro e tutti gli altri soci della Canottieri Ticino un’idea su quanto accaduto se la sarebbero fatta. Tra gli oltre 2mila soci del vip club c’è anche chi è sicuro di aver visto il gruppo di amici frequentare il circolo finché ci sono state belle giornate e senza mai aver avuto un minimo di pentimento per il comportamento adottato.

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Chat sessista nel circolo Canottieri Ticino di Pavia, le indagini (milano.cityrumors.it)

Dal giorno in cui la notizia è esplosa, nessuno sa come gli 8 cinquantenni abbiano reagito. E’ certo solo che il gruppetto a loro volta ha sporto querela nei confronti delle tre 20enni. Questo perché una delle giovani avrebbe sbirciato lo schermo di un cellulare lasciato incustodito su un lettino e avrebbe così scoperto la chat sessista, le foto hot e tutti i commenti espliciti sulle ragazze.

Invece, come riporta il Giorno, ci sarebbe un’altra versione dei fatti a riguardo, ovvero che sarebbe stato uno degli otto amici, un “pentito“ della chat, che avrebbe raccontato tutto alla moglie. Le indagini sul caso comunque procedono e il cerchio sul gruppo si sta, man mano, stringendo.

I commenti

Sul caso il circolo prestigioso in questione non ha profferito parola. E questo potrebbe far pensare in modo negativo sui presunti autori “protetti” dallo stesso club. La “Tennis italiano” è una delle pochissime riviste di settore ad aver ripreso la notizia due giorni fa.  C’è molta omertà tra i soci della Canottieri Ticino. Un socio si è lasciato scappare: “È un peccato gettare fango su una realtà storica e tanto prestigiosa”.

Il consigliere comunale di Pavia Prima Niccolò Fraschini, ha invece parlato, dichiarando sulla questione: “Questi cinquantenni saranno anche squallidi, ma è allucinante che rischino la galera e la reputazione per aver creato una chat privata becera. È qualche anno che è scattata la caccia all’uomo bianco eterosessuale e benestante. Ormai se sei bianco e ti piacciono le donne vieni subito visto come un potenziale mostro. Questo clima infame deve finire”.

“Non è certo un comportamento onorevole fotografare un particolare anatomico femminile di soppiatto e commentarlo privatamente con gli amici, ma non mi risulta costituisca un reato. Stiamo criminalizzando ciò che era del tutto normale fino a pochi anni fa”. 

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Come andrà a finire? L’ipotesi dell’avvocato

L’avvocato Marco Dagradi che sul fatto non difende nessuno dei presunti autori della chat sessista, ha ipotizzato come riporta sempre il Giorno che “se il reato è quello di diffamazione, è possibile che i protagonisti debbano sborsare un po’ di soldi per il danno arrecato e per indurre le querelanti a rimettere la querela”.

Come sempre saranno i soldi a far zittire tutti e a far tornare la quiete ancor prima della tempesta sul circolo più prestigioso di Pavia? Il tempo darà le sue risposte.

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