San Siro, l’approvazione politica alla vendita scatena l’allarme sui fondi ombra. La contraddizione tra la politica “Free Gaza” e la realtà dei nuovi padroni del calcio
Un voto notturno, consumato alle prime luci dell’alba, ha messo la parola fine (o l’inizio di un nuovo incubo) alla storia di San Siro. Il Consiglio comunale di Milano ha approvato la vendita dello stadio a Inter e Milan con una maggioranza risicata, 24 voti favorevoli contro 20 contrari.

La decisione, maturata al termine di una seduta fiume di oltre undici ore, non è stata solo una battaglia tra fazioni, ma una vera e propria crisi di coscienza che ha squarciato la maggioranza di Beppe Sala.
La vittoria politica è stata ottenuta a carissimo prezzo. Il centrosinistra si è spaccato: ben sette voti contrari sono arrivati dalle file di Europa Verde e del Partito Democratico. Il culmine del dramma si è toccato con le dimissioni del capogruppo della Lista Sala, Marco Fumagalli, che, pur non partecipando al voto, ha annunciato che “avrei volentieri votato contro”.
Per chiudere la partita e far decadere 239 emendamenti ostruzionistici, la maggioranza ha fatto ricorso a un controverso subemendamento ‘tagliola’ , una manovra procedurale che ha scatenato la furia dei contrari e l’annuncio di esposti. La sensazione è che il Comune abbia scelto la via del blitz per assecondare i voleri dei nuovi padroni.
Oaktree e Redbird: il lato oscuro del business
L’ombra più lunga sulla vendita è proiettata dai compratori. I destini del calcio milanese sono ora intrecciati a due giganti della finanza globale: Oaktree Capital Management (Inter) e Redbird Capital Partners (Milan). Entrambi – come riportato su La Verità – hanno interessi trasversali che spaziano dall’energia alle infrastrutture, e il loro obiettivo è massimizzare i rendimenti, non finanziare centri giovanili o opere sociali.

Le controversie che circondano i fondi sono clamorose e svelano una brutale contraddizione politica. Mentre il sindaco Sala ha espresso solidarietà con un “Free Gaza”, Oaktree ha nel suo portafoglio Metrea, un contractor aerospaziale i cui aerei hanno volato sopra Gaza per missioni di intelligence a favore della RAF. Non solo: Oaktree è stato anche socio di Banca Progetto, istituto coinvolto nello scandalo di prestiti garantiti dallo Stato concessi a imprese legate alla ‘ndrangheta.
Nonostante le polemiche sui legami tra finanza e zone grigie, il cronoprogramma è lanciato. Il prossimo passo è la firma dell’atto di acquisto, il rogito, che dovrà avvenire entro il 10 novembre, con il versamento della prima rata di 73 milioni di euro.
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La costruzione del nuovo stadio da 71.500 posti partirà nel 2027 e sarà pronto per il 2031. Subito dopo, si procederà alla demolizione del Meazza, di cui rimarrà solo una porzione della Curva Sud, trasformata in museo. L’investimento complessivo dei club è di 1,2 miliardi di euro. Le squadre, intanto, si sono tutelate inserendo una clausola di sospensione del contratto in caso di avvio di procedimenti penali. Il futuro del calcio milanese è scritto, ma il prezzo etico e politico è ancora da pagare.