Re Carlo III alle prese con il cancro. Una condizione che dura da qualche giorno. L’ufficialità ha fatto rientrare Harry a Londra.
Un aereo lo riporta a quella che fino a non molto tempo fa è stata casa sua. Harry torna a Londra. Se questa sembra una cosa da poco, il valore di questo rientro non è tanto nel gesto quanto nelle motivazioni che lo hanno portato a sotterrare “l’ascia di guerra”. Harry ha chiuso con la sua famiglia, ma il sangue si mastica. Non si sputa.
Proprio per questo, nel momento del bisogno, lui c’è. Re Carlo III ha un tumore e ogni decisione pesa il doppio. Compresa quella di tornare all’ovile, perchè se Harry vuole essere a casa significa che le cose non vanno come dovrebbero. Carlo ammette di star bene, qualcosa che può controllare, come gli hanno detto i medici.
Deve, però, iniziare i cicli di chemioterapia. A 75 anni non sono proprio una passeggiata: stop agli impegni pubblici, i figli dovranno fare le veci. Harry resta in disparte, ma non è una questione di ruoli. Si tratta di presenze. Anche William è da solo in questo periodo: massimo riserbo sulle condizioni della moglie Kate.
Anche lei non se la passa bene e si sta curando, non si sa cos’abbia. Oppure non è ancora il momento di saperlo. Fatto sta che se a Buckingham Palace c’è qualcuno in più è meglio: contare gli uni sugli altri. Quelli che sono rimasti. Non si può fare altrimenti. Un protocollo specifico, tra esigenze e umanità, che deve segnare la ripartenza. In attesa di capire come sta Carlo.
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O meglio: come evolve il tumore. Tra qualche settimana si potrà dire di più, per adesso parlano i gesti: una famiglia che ritrova sé stessa – o almeno spera – nel momento più delicato dopo la morte di Elisabetta II. L’intervento alla prostata di Carlo è andato bene, ma adesso inizia un’altra salita da percorrere per mano agli affetti più cari. Compreso Harry che ha preso l’aereo lasciando a casa – in America – i rimorsi e quel rancore che era rimasto “piegato” in una valigia che ha deciso di non portare.