Rapinano un negozio in centro con la “staffetta”: la Polizia resta di sasso

Un gruppo di tre malviventi ha attaccato un negozio in pieno centro con una modalità particolare: la staffetta. Quando gli agenti delle forze dell’ordine sono entrate in scena, sono rimaste senza parole

Un attacco sferrato in pieno centro, in orario di lavoro (con tante persone nei pressi del punto scelto dai malviventi) e sfruttando una tecnica poco conosciuta, ma che ha permesso ai tre ladri, di agire in modo indisturbato e coordinato. Ma il loro piano ha subito un’evoluzione inaspettata e si è chiuso con l’intervento delle forze dell’ordine che hanno individuato i responsabili.

Polizia in azione a Milano
Rapinano un negozio in centro con la “staffetta”: la Polizia resta di sasso – milano.cityrumors.it – Ansa Foto

Tutto è accaduto in corso Vittorio Emanuele: nel pomeriggio di martedì sette ottobre, un gruppo di malviventi ha attaccato un negozio di articoli sportivi di un noto brand. La banda criminale era composta da tre uomini, di trenta, trentacinque e ventidue anni. I primi due, conosciuti alle forze dell’ordine, di origine peruviana, mentre il più giovane, di nazionalità spagnola. Avevano scelto il punto di vendita da colpire con grande attenzione, studiandone i sistemi di allarme e di sicurezza nei giorni precedenti al colpo.

Cos’è la modalità staffetta? Ecco come funziona

Quando hanno sferrato l’attacco, hanno però utilizzato una tecnica insolita: particolarmente in voga negli anni passati, ma considerata desueta dalle forze dell’ordine: parliamo della modalità staffetta. I tre l’avevano già testata in altre occasioni ed erano riusciti a coordinarsi con precisione, concludendo sempre in modo positivo i loro colpi. Ma in cosa consiste questa modalità staffetta e come può essere realizzata dalle bande criminali?

Poliziotti in azione
Cos’è la modalità staffetta? Ecco come funziona – milano.cityrumors.it – Ansa Foto

La modalità staffetta è una tecnica di azione che coinvolge più persone. Il nome prende spunto dalle gare di atletica leggera, quando più atleti (passandosi il testimone) vengono chiamati in causa per coprire una parte specifica del percorso. Una sorta di divisione degli spazi e delle responsabilità: ogni partecipante ad una staffetta, agisce in sequenza e in collaborazione con gli altri componenti del gruppo. Nel caso di un’operazione illecita, la modalità a staffetta viene realizzata con lo scopo di evitare i controlli e di ridurre i rischi personali (spesso vengono divisi tra i componenti).

La Polizia interviene e resta senza parole: ecco cosa c’era nella borsa

Numerosi i colpi realizzati negli anni passati con questo tipo di modalità: quando ci si coordina a staffetta, non è insolito trovare dei soggetti che si supportano nella loro azione criminale: c’è chi è chiamato a sorvegliare l’ambiente, chi prova a distrarre le vittime o eventuali controllori o personale di pubblica sicurezza: generalmente questo metodo è studiato e realizzato per mettere in difficoltà le forze dell’ordine nell’individuazione dei responsabili, visto che ogni componente svolge un singolo compito limitato. La modalità staffetta viene generalmente applicata in più contesti criminali: soprattutto nel trasporto di merci o il traffico di sostanze stupefacenti. In questo caso, i veicoli delle persone coinvolte viaggiano in fila indiana per segnalare la presenza di eventuali controlli e renderli meno efficaci.

Macchine della Polizia
La Polizia interviene e resta senza parole: ecco cosa c’era nella borsa – milano.cityrumors.it – Ansa Foto

La banda ha agito in gruppo, con coordinazione e alternanza per eludere la vigilanza. Ma le forze dell’ordine che sono state chiamate ad intervenire, non sono cadute nella trappola studiata dai malviventi: hanno immediatamente individuato uno dei tre componenti e poi sono risaliti agli altri. I tre, una volta entrati nel negozio Foot Locker di Corso Vittorio Emanuele, hanno tentato di sottrarre la refurtiva avvalendosi di una borsa schermata. Gli agenti della Polizia locale hanno però bloccato i responsabili e li hanno arrestati per furto aggravato in concorso.

Quando hanno aperto la borsa, sono rimasti molto colpiti: gli agenti si sono infatti resi conto che la refurtiva era di un valore esiguo: circa centosessanta euro. Un particolare che poco si abbina all’attenzione che i tre avevano messo nell’organizzazione e nello studio del furto: un lavoro enorme, un tentativo (non andato a buon fine) di organizzare un colpo preciso, per una cifra davvero esigua. La refurtiva,  è stata recuperata e restituita al punto vendita.

 

 

Gestione cookie