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Cronaca

Ramy, la consulenza della procura conferma tracce della cancellazione di un video

Proseguono le indagini sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne ucciso durante un inseguimento da parte di due pattuglie dei Carabinieri e un consulente tecnico della procura conferma che un video registrato al momento dello schianto sarebbe stato cancellato

C’è una novità importante nell’indagine sulla morte di Ramy Elgaml, il giovane di origine egiziana morto nel corso di un drammatico inseguimento da parte di due pattuglie dei carabinieri.

Una delle molte manifestazioni in ricordo di Ramy Elgaml – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Sulla base della relazione di un consulente della procura di Milano, su un telefonino di un testimone sarebbero state rinvenute le tracce della cancellazione di un video che avrebbe documentato gli ultimi secondi di quanto accaduto in via Ripamonti.

Ramy, il video cancellato

È un elemento importante del quale si parlava già da qualche giorno e che si aggiunge ad altri elementi sul caso della morte di Ramy Elgaml, avvenuta nella notte del 24 novembre dopo una corsa di otto chilometri fino al momento dello schianto, in via Ripamonti.

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Una consulenza informatico-forense disposta dalla procura ha confermato che un video girato da un testimone è stato cancellato. Il filmato, che avrebbe potuto documentare gli istanti cruciali dell’incidente, risulta ormai irrecuperabile, ma restano tracce che ne confermano l’esistenza e l’eliminazione.

Il video di Omar sulla morte di Ramy

Il testimone è un ragazzo presente al momento dello schianto. Omar E., autore del video, avrebbe dichiarato che furono i carabinieri presenti sul posto a intimargli di cancellare immediatamente la registrazione, pena una denuncia. A questo punto prende consistenza l’indagine che attualmente coinvolge tre carabinieri accusati di depistaggio e frode processuale.

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Secondo la consulenza tecnica affidata all’ingegnere informatico Marco Tinti, il video, della durata di un minuto e dieci secondi, è stato registrato tra le 4.03.22 e le 4.04.31 all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, luogo in cui il T-Max guidato da Fares Bouzidi sul cui sedile posteriore viaggiava Ramy, ha terminato la sua corsa contro un palo. Sebbene il filmato non sia più recuperabile, un frame rimasto nella cache del telefono mostra le luci di una delle auto dei carabinieri impegnate nell’inseguimento.

“Come recuperare un file cancellato”

Sempre dalla cache del telefonino è emerso anche che il testimone ha effettuato tre ricerche online alle 4.49 di quella stessa notte. La ricerca on line riguardava contenuti di carattere tecnico… “come recuperare file cancellati dal cestino” è una delle richieste impostate sul browser del telefonino dal testimone. Un dettaglio che rafforza l’ipotesi che il video sia stato eliminato sotto costrizione.

Uno dei documenti dell’indagine sulla morte di Ramy Elgaml – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

La testimonianza di Omar E.

Omar E., un driver NCC che si trovava sul luogo dell’incidente, ha riferito agli inquirenti di essere stato avvicinato da due carabinieri in divisa. Questi, secondo il suo racconto, avrebbero scattato una foto al suo documento d’identità, intimandogli di eliminare subito il video registrato.

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“Mi hanno detto: ‘Cancella immediatamente il video, e adesso che hai filmato ti becchi anche una denuncia’”, ha dichiarato il testimone riferendosi al messaggio ricevuto da uno dei carabinieri, oggi indagato.

Il contesto dell’incidente

La tragica morte di Ramy Elgaml è avvenuta durante un inseguimento dei carabinieri a Milano, conclusosi con lo schianto del T-Max contro un palo all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta. Alla guida dello scooter c’era Fares Bouzidi, un amico di Ramy, mentre il giovane 19enne era il passeggero.

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Gli inquirenti continuano a indagare per chiarire eventuali responsabilità da parte delle forze dell’ordine e del conducente del mezzo.

Il videl sulla morte di Ramy, gli sviluppi dell’indagine

La procura di Milano ha depositato la relazione tecnica agli atti di un’indagine che coinvolge i tre carabinieri, accusati a vario titolo di concorso in omicidio stradale, favoreggiamento e depistaggio. Anche il conducente del T-Max, Fares Bouzidi, è indagato per la vicenda con varie accuse che riguardano la fuga al posto di blocco la morte stessa di Ramy.

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Il filmato cancellato avrebbe potuto offrire una prospettiva diversa rispetto a quella della telecamera comunale che ha ripreso parzialmente l’incidente. Questo video avrebbe mostrato frontalmente le ultime fasi dell’inseguimento, garantendo un punto di vista importante per fare luce sull’accaduto. L’inchiesta va avanti…

Il corteo organizzato dal ‘Coordinamento antirazzista’ per chiedere giustizia per Ramy – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Ramy e il video dello schianto: giustizia e vendetta

La morte di Ramy ha scatenato un clima di fortissima tensione a Milano ma anche in molte altre città (Firenze, Torino, Roma) che nei giorni immediatamente successivi avevano ospitato manifestazioni di solidarietà nei confronti del giovane tragicamente scomparso. C’erano stati violenti scontri con le forze di polizia con feriti, contusi e nuovi fermi. Anche la famiglia di Ramy, in particolare il padre e la fidanzata del giovane, pur prendendo le distanze da qualsiasi episodio di strumentalizzazione e di violenza legata alla memoria del ragazzo, avevano chiesto ‘giustizia’: “Ci aspettiamo una indagine seria e approfondita – aveva detto il padre di Ramy – non pretendiamo nient’altro che la verità su quanto accaduto e sulle responsabilità…”

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.