Si sta facendo più chiara, ma mancano ancora le conclusioni ufficiali, la vicenda dell’uomo trovato morto e con gli arti amputati sui binari del tram al Gratosoglio
Sono proseguiti a lungo ieri i rilievi lungo i binari che percorrono via dei Missaglia, al Gratosoglio, per dare una spiegazione e un nome all’uomo rinvenuto morto sui binari.
La vittima, trovata senza documenti, ha un nome. Si tratta di un uomo di nazionalità ecuadoregna di 26 anni.
L’allarme è scattato al passaggio in direzione nord di un tram della linea 15, diretto al Duomo. Il conducente ha contattato la sala controllo chiedendo un intervento di emergenza per un uomo gravemente ferito a ridosso dei binari. All’arrivo delle unità di emergenza del 118 è stato evidente che per l’uomo non c’era più nulla da fare.
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Ai medici non è restato altro che riscontrare il decesso e ricomporre il corpo, orrendamente mutilato dell’uomo con le gambe amputate e ferite profonde alla testa e all’addome.
La prima ipotesi è quella dell’incidente, ricostruito anche attraverso la testimonianze di alcuni giovani che quando i primi notiziari hanno cominciato a diffondere la notizia di quanto accaduto si sono messi in contatto con le forze dell’ordine. Pare che il giovane, che in tasca non aveva né portafoglio né documenti ma solo le chiavi di un’auto, avesse trascorso la serata in compagnia degli amici in un locale della zona per rientrare verso casa a tarda notte.
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Evidentemente aveva esagerato con l’alcol, altra circostanza sulla quale dovrà fare chiarezza l’autopsia che è già stata ordinata dal magistrato inquirente. Perché il corpo è stato rinvenuto in una zona buia, non illuminata, pericolosissima e proprio per questo delimitata da una ringhiera per evitare l’attraversamento di persone.
Le autorità hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area per analizzare ogni dettaglio utile. Inoltre, sono stati ascoltati i passeggeri presenti al momento dell’incidente e il conducente del tram, visibilmente sotto shock per l’accaduto.
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Secondo una prima ipotesi, ritenuta verosimile, il giovane avrebbe in qualche modo percorso i binari e sarebbe finito sotto uno dei primi convogli, probabilmente tra le 4.30 e le 5 del mattino. Un impatto sicuramene mortale, considerando le ferite, che però non è stato denunciato da alcun conducente nei propri rapporti. Ed è su questo che al momento andrà fatta chiarezza.
Quando gli amici hanno capito che la vittima dell’incidente del Gratosoglio poteva essere proprio un ragazzo della propria compagnia hanno fornito le indicazioni per risalire all’identità della vittima in condizioni talmente pessime da ipotizzare che il corpo possa essere stato travolto anche post mortem da diversi altri mezzi i cui conducenti, con il buio, non sono riusciti a dare l’allarme.
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L’evento ha suscitato anche molte discussioni sui social network, dove in tanti hanno espresso il proprio dolore e chiesto chiarimenti sull’accaduto. L’auspicio è che le indagini possano fornire risposte certe e portare a eventuali misure preventive per evitare il ripetersi di simili tragedie.
L’autopsia potrà chiarire molti aspetti della tragedia anche se prende corpo l’ipotesi dell’incidente. E non quella del gesto volontario come di qualche altro reato che almeno inizialmente non era stato escluso. Ipotizzando che il giovane potesse essere morto altrove e poi trasportato sui binari in un secondo momento.