Pusher a domicilio. Consegnava la droga al pari di un pacchetto delivery, con la sua macchina andava in giro per la città di Milano.
Entro, pago, esco. Al pari di una pizza, solo che stavolta la consegna a domicilio prevedeva droga. Questo si era inventato un 35enne per arrotondare la sua occupazione. Il Delivery degli stupefacenti. Sembra una trovata inedita, ma in realtà è solo il centro della più recente operazione della Squadra Mobile di Milano che arresta l’uomo per detenzione e spaccio dopo averlo intercettato in via Londonio a due passi dall’Arco della Pace.
La dinamica è semplice: il ragazzo delle consegne, se lo possiamo chiamare così, si ferma in prossimità di un luogo designato, il cliente sale in macchina, paga e se ne va. Le autorità hanno assistito alla scena e sono subito subentrate andando prima dall’acquirente. Dopo un’attenta perquisizione, è emerso che il ragazzo (25 anni) fosse in possesso di 10 grammi di hashish appena acquistati. A questo punto, la Squadra Mobile con i suoi agenti è andata a far visita al “produttore”.
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Colui che si dimostra essere l’artefice del business. Nella sua auto, oltre che addosso, sono stati trovati ben 72 grammi di hashish e 4 di marijuana. C’era dell’altro nel marsupio che il ragazzo indossava: ulteriori 71 grammi di hashish, 415 euro e due bustine contenenti ben 5 grammi e mezzo di cocaina. Non è finita, gli agenti hanno seguito il 35enne che li ha condotti a casa propria, dalle parti di Pieve: lì c’era un vero e proprio “negozio” dove è stato possibile trovare un altro panetto di hashish, 24 grammi di marijuana e altri 487 grammi di “fumo”.
Stretta sullo spaccio e la diffusione di stupefacenti a Milano: la Mobile registra un aumento del commercio illegale soprattutto con l’avvento della bella stagione. La domanda è in aumento e l’offerta varia, modifiche e possibilità di un business che, al netto delle operazioni ad alto impatto, non tramonta mai. Può essere, però, contenuto sensibilmente.