Dopo la recente accusa alle due psicologhe di San Vittore avanzate dal pm Francesco De Tommasi sullâaver presumibilmente manipolato la mente di Alessia Pifferi, a processo per lâomicidio della figlioletta Diana, ora arriva la risposta del legale di una delle due indagate
Lâaccusa di favoreggiamento e falso ideologico nel caso di Alessia Pifferi avanzata dal pubblico ministero Francesco De Tommasi sulle due psicologhe del carcere di San Vittore di Milano ha raggiunto la scrivania del legale di una delle due indagate. La risposta da parte dellâavvocato Mirko Mazzali, legale della dottoressa accusata, non si fa attendere.
âAncora una volta il pubblico ministero dimostra di volere processare le idee piĂš che le azioni. Speriamo al piĂš presto di potere andare davanti a un giudice per dimostrare la infondatezza delle accuse, che ad onor del vero non siamo riusciti ben a comprendereâ. Queste le parole del legale riportate oggi da Il Giorno.
Il legale difensore di una delle due psicologhe del carcere di San Vittore indagate per aver âmanipolatoâ la presunta omicida Alessia Pifferi, ha chiaramente parlato di un comportamento inopportuno del pubblico ministero sul caso delle due donne indagate per favoreggiamento e falso.
âLa lettura della memoria del pubblico ministero di 98 pagine, allegata al decreto di perquisizione, fatto peraltro anomalo, evidenza un comportamento del pubblico ministero assolutamente inopportuno. Può un pubblico ministero scrivere che unâindagata âsragionaâ o ancora che si può definire una eversiva perchĂŠ avrebbe voluto fare la rivoluzione?â.
Poi, il legale Mazzali conclude dicendo: âPuò dolersi in un atto che lâindagata critichi il Presidente del consiglio Meloni e il ministro Salvini? Può scrivere che nellâindagata convivono ragioni di tipo ideologico e pensieri antisociali. Queste affermazioni che pertinenza hanno con lâindagine?â.
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Per il pubblico ministero Francesco De Tommasi che, oltre alle due psicologhe indaga anche sul legale di Alessia Pifferi, lâavvocatessa Alessia Pontenani, come riporta il Giorno, ha detto riguardo una delle due psicologhe indagate: âNon è esagerato affermare che la psicologa di 58 anni âsragioniâ, eppure si tratta di una persona a cui è affidato un compito delicatissimo, che può avere riflessi importanti anche sullâesito dei processi, specie di quelli per reati graviâ.
Poi, il pm De Tommasi, in riferimento alla frase che, secondo il legale della dottoressa, avrebbe scritto e che sarebbe risultata offensiva, spiega: âSempre per la Procura, in unâintercettazione ambientale di un colloquio con Lucia Finetti, accusata di aver ucciso il marito e per questo sta scontando la pena detentiva allâergastolo, vi è un passaggio in cui la psicologa può essere definita unâeversiva che nella vita avrebbe preferito essere artefice di una vera e propria ârivoluzioneâ e che invece ha poi optato per una ârivoltaâ, contro lo Stato, aiutando e favorendo dallâinterno i detenutiâ.
Secondo lâaccusa, la professionista 58enne insieme ad una collega e alla complicitĂ del legale dellâimputata Pifferi, avrebbe falsificato il test di Wais-R per dimostrare che Alessia Pifferi ha un grave deficit mentale e per farle ottenere, in questo caso, una perizia psichiatrica allâinterno del processo. Nel colloquio con Lucia Finetti la psicologa diceva: âSiamo vittime di una societĂ sbagliata. Io credo che una goccia comunque scavi la rocciaâŚIo sono nel centro del potere invece che fare la rivoluzione che mi sarebbe molto piĂš piaciutoâ.
Infine, il pm riporta alla memoria anche le âcriticheâ della donna a Salvini e Meloni in relazione âallâomicidio di Giulia Cecchettinâ. Esternazioni e giudizi estrapolati sempre dalle intercettazioni ambientali. Infine, De Tommasi sottolinea che nella psicologa âconvivono ragioni di tipo ideologico e pensieri antisocialiâ.