Pedopornografia e violenza sessuale su 3 bambine. 5 arresti | VIDEO

L’operazione delle forze dell’ordine “Ontario 3” ha portato in manette quattro persone per detenzione di materiale pedopornografico e un quinto soggetto arrestato per abusi sessuali su tre bambine. Tra i video sessuali online anche neonati

Nell’ambito dell’operazione della Polizia di Stato denominata “Ontario 3” finalizzata al contrasto della pedopornografia online, gli agenti hanno eseguito 21 perquisizioni in sei province della Lombardia: Como, Lodi, Monza Brianza, Milano, Pavia e Varese e l’arresto in flagranza di reato per detenzione di un’immensa quantità di materiale pedopornografico 4 persone.

pedopornografia
Pedopornografia online e violenza sessuale du 3 bambine. Arrestate 5 persone in Lombardia. 21 perquisizioni in sei province lombarde (milano.cityrumors.it)

A tali soggetti si è aggiunto anche l’arresto di una quinta persona che, per anni, ha commesso violenza sessuale ai danni di 3 bambine in età preadolescenziale, due delle piccole vittime legate all’uomo dal vincolo di parentela.

Le perquisizioni

Le tre bambine abusate sessualmente dall’uomo erano spesso affidate a quest’ultimo, che godeva della fiducia dei loro genitori. L’attività investigativa della polizia ha permesso di constatare e documentare che tutti e 5 i pedofili hanno prodotto materiale pedopornografico costringendo giovanissimi, anche di 7 o 8 anni, a compiere atti sessuali di autoerotismo in streaming.

pedopornografia
Pedopornografia online e violenza sessuale du 3 bambine. Arrestate 5 persone in Lombardia. 21 perquisizioni in sei province lombarde (milano.cityrumors.it)

Gli agenti sono giunti alla scoperta del materiale grazie alla professionalità degli operatori che, durante la perquisizione, hanno ispezionato e analizzato i cellulari e le chat dei soggetti arrivando al sequestro dei dispositivi elettronici usati dai 5 indagati permettendo così di fermare le attività di abusi sessuali poste in essere da almeno sei produttori.

Le perquisizioni informatiche di tutti i dispositivi elettronici (cellulari, pc,) in possesso dei 5 uomini hanno portato alla luce elementi raccapriccianti in merito al coinvolgimento degli stessi indagati nella condivisione online di video di violenze sessuali con protagonisti bambini piccolissimi, alcuni addirittura neonati.

LEGGI ANCHE: >>> Ucciso a coltellate la vigilia di Natale, fermate sei persone a Brescia. La ricostruzione dell’agguato | VIDEO

LEGGI ANCHE: >>> Brescia, un altra vittima del lavoro: è caduto nel vuoto mentre sistemava il tetto di un capannone

L’indagine

L’attività d’indagine è stato svolta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Milano sotto la direzione dalla locale Procura della Repubblica. Tutto è partito dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, a seguito di una segnalazione pervenuta in ambito di cooperazione internazionale di polizia relativa a utenti italiani coinvolti nella detenzione e diffusione di materiale pedopornografico su un famoso social network.

pedopornografia
Pedopornografia online e violenza sessuale du 3 bambine. Arrestate 5 persone in Lombardia. 21 perquisizioni in sei province lombarde (milano.cityrumors.it)

In mano agli agenti della Polizia Postale di Milano, come riporta la nota ufficiale della polizia, oltre 117.000 connessioni analizzate, attraverso le quali si è riusciti a individuare ben 26 persone. Di queste, 5 già gravate da reato, poiché per restare anonime, avevano creato i profili social che usavano appositamente per compiere gli atti illeciti servendosi di indirizzi di posta elettronica aperti con dati finti e accedendo alle reti Wi-Fi “aperte” o a connessioni intestate a terze persone.

Durante l’indagine le forze dell’ordine specializzate, attraverso sofisticate tecniche investigative, hanno identificato i soggetti coinvolti e sequestrato molti dispositivi informatici all’interno dei quali sono stati trovati una mole impressionante di file multimediali a sfondo pedopornografico. Al momento, i procedimenti penali sono nella fase delle indagini preliminari e tutti gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna definitiva che, si spera, avvenga presto.

Impostazioni privacy