Tecnici al lavoro per bonificare la suggestiva area del laghetto di Parco delle Cave a Milano inquinata da uno sversamento di liquidi misteriosi, un danno pesante per uno dei polmoni verdi più amati dai milanesi
Il Parco delle Cave, uno dei più vasti e suggestivi spazi verdi di Milano, è da un paio di giorni al centro di un intervento urgente per far fronte a un grave incidente ambientale.
Giovedì scorso una chiazza violacea e schiumosa è emersa in uno dei laghetti che punteggiano il parco, causata da uno sversamento di idrocarburi e di altre sostanze chimiche.
Parco delle Cave, idrocarburi nel laghetto
Non sembrano esserci dubbi sul fatto che si tratti di un caso di inquinamento e non di un incidente. Qualcuno, in pratica, ha versato nel lago del parco residui di produzione industriale, forse il fondo di una cisterna.
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L’episodio ha immediatamente sollevato preoccupazioni tra i residenti e le autorità. Tant’è che i tecnici della Provincia hanno immediatamente avviato un’operazione di bonifica che ha visto il coinvolgimento di vari enti e professionisti.
Bonifica istantanea
Sin dalle prime ore di giovedì, i tecnici della Città metropolitana di Milano si sono messi al lavoro: intanto per contenere i danni, che rischiavano di essere anche più gravi. Ore e ore di analisi, immersioni e verifiche: una operazione massiccia e capillare realizzata in collaborazione con i Vigili del Fuoco, i sommozzatori della protezione civile e il Nucleo ambientale della polizia locale di Milano.
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In tarda serata il danno sembrava essere contenuto rispetto a quello che poteva essere il rischio senza un intervento così tempestivo. Ma le tracce chimiche nel lago erano ancora piuttosto evidenti. Anche perché nonostante gli sforzi e i numerosi mezzi impiegati, non è stato possibile rimuovere completamente il materiale inquinante. Unica contromisura è stata quella di posizionare delle barriere di contenimento lungo le sponde del lago per evitare che la sostanza arrivasse a terra causando danni ancora maggiori.
Il Parco delle Cave
Il Parco delle Cave, una vasta area di oltre 100 ettari, è un polmone verde che ospita una ricca biodiversità e rappresenta un importante luogo di svago per i milanesi. Nella sua storia, il parco ha visto una trasformazione significativa, passando da una zona industriale dedita allo sfruttamento del sottosuolo, con l’estrazione di pietra e ghiaia, a quella che è oggi: un’oasi di natura e tranquillità sede di numerose associazioni dedite ad attività sportive, ambiente e tempo libero.
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Il Parco ogni giorno è affollato da sportivi, appassionati di footing e jogging, proprietari di cani ma anche piccole squadre di amatori che si sfidano sugli ampi spazi verdi a calcio e pallavolo. Tantissimi i ciclisti, così come gli appassionati birdwatching, che vi trovano un rifugio dalla frenesia della città. Le famiglie che ogni settimane tornano al Parco delle Cave per qualche ora libera sono migliaia…
“Chiediamo la collaborazione dei cittadini”
Commentando l’accaduto Paolo Festa, consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana, ha dichiarato con preoccupazione che il caso del Parco delle Cave è grave. E purtroppo non si tratta nemmeno un episodio isolato: “Lo sversamento degli idrocarburi e di altri materiali inquinanti lungo i corsi d’acqua è un problema serio e richiede vigilanza costante. È fondamentale che si instaurino sinergie tra amministrazioni locali, protezione civile, forze dell’ordine e vigili del fuoco per garantire una rete di protezione ambientale in un territorio fragile come il nostro. Ma in questo senso chiediamo anche la massima collaborazione a tutti i cittadini. Chiunque veda persone riversare nei nostri corsi d’acqua liquami o residui di produzione che potrebbe essere chimica, e dunque veramente nociva per la salute comune per l’ambiente, non esiti a mettersi in contatto con il nostro ufficio”.
Gli ecovandali
L’incidente di giovedì ha suscitato l’attenzione non solo degli abitanti della zona, ma anche dei comitati ambientalisti che hanno espresso preoccupazione per la salute dei fragilissimi ecosistemi locali. In passato era già accaduto che i tecnici della protezione civile e della provincia di Milano dovessero intervenire al Parco delle Cave per rimuovere sedimenti abbandonati, quasi sempre residui di costruzioni e ristrutturazioni, liquami, ma anche liquidi sversati all’interno del laghetto che popolato di pesci ed è un’oasi per anatre, oche, cigni e numerosi uccelli migratori
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“È inaccettabile che episodi di questo genere accadano in un parco così importante per la comunità – ha commentato un portavoce di un’associazione locale – chiediamo che le autorità intensifichino i controlli e puniscano severamente chi si rende responsabile di simili atti di eco-vandalismo”.
Da dove arriva l’inquinamento?
Le operazioni di bonifica proseguono, ma il compito si presenta complesso. Le barriere posizionate dai tecnici hanno il compito di limitare la diffusione degli inquinanti, mentre saranno necessarie analisi dettagliate e più approfondite per identificare la provenienza dello sversamento. Le autorità competenti stanno anche esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza nella speranza di risalire agli autori di questo gesto irresponsabile.
Il Parco delle Cave non è solo un’area verde, ma un simbolo di ciò che Milano può e deve fare per garantire un futuro sostenibile. In un contesto di crescente urbanizzazione e industrializzazione, il parco rappresenta un rifugio, un luogo dove le persone possono riconnettersi con l’ambiente. La comunità è ora chiamata a unire le forze per preservare questa risorsa preziosa e per assicurarsi che episodi di inquinamento come quello recente non si ripetano in futuro.