Il giallo della morte di Santina Delai, trovata cadavere nella sua villetta di Puengnago del Garda ieri mattina all’alba è stato risolto questa notte. Ad uccidere la 78enne è stato il figlio. La confessione
Intorno la morte della vedova di Puegnago del Garda, la 78enne Santina Delai, trovata senza vita nella villetta di sua proprietà in via Panoramica con uno strofinaccio stretto attorno al collo ieri in mattinata, 7 febbraio 2024, non aleggia più il mistero. A uccidere la donna è stato il figlio 54enne Mauro Pedrotti.
L’uomo ha confessato davanti ai carabinieri nel corso di un lungo interrogatorio avvenuto questa notte. Il reo confesso ora è in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario premeditato della madre.
A trovare il cadavere era stata la nuora della donna dopo che proprio l’uomo aveva lanciato l’allarme dichiarando di non riuscire a contattare la madre telefonicamente. Anche i vicini di casa si erano allarmati dopo aver sentito dei rumori sospetti provenire dall’abitazione della pensionata, che viveva sola da quando cinque anni prima era morto il marito. Oltre ad aver udito strani rumori provenire dalla villetta della donna, i vicini si sono insospettiti per non aver visto la 78enne uscire in giardino come ogni mattina, nonostante la porta finestra al piano terra fosse aperta come sempre.
La confessione
Secondo le prime rilevazioni effettuate dai carabinieri della scientifica, del comando provinciale e della Compagnia di Salò, nell’abitazione di Santina Delai non vi è stata alcuna effrazione. Dunque, come poi si è scoperto, ad entrare e uscire indisturbato dalla villetta di via Panoramica passando direttamente dalla porta finestra aperta è stato il figlio 54enne.
Ecco perché dalle prime rilevazioni effettuate dalla scientifica, nell’abitazione della 78enne non vi erano tracce di effrazione. La donna conosceva il suo assassino e l’avrebbe fatto entrare in casa ignara di quello che sarebbe poi accaduto. Sta di fatto che ieri mattina dopo le 6.30, a preoccuparsi per il silenzio della 78enne era stato il figlio della vittima, Mauro Pedrotti, il quale aveva poi detto alla moglie Mina, i due vivono nella villetta adiacente a quella di Santina, di andare a controllare se tutto andava bene.
La morte per strangolamento
Dopo il ritrovamento del cadavere in casa è scattato l’allarme e in pochi minuti i carabinieri del comando di zona sono intervenuti sul posto accompagnati anche dal medico legale e il pm di turno Ines Bellesi. Inizialmente i militari si erano basati sulla pista di una rapina andata male, seppur l’uccisione per strangolamento non sembrava essere legata al modus operandi dei ladri che negli ultimi mesi sono in azione nella provincia Bresciana.
Nell’abitazione della 78enne i cassettoni sono stati trovati aperti, forse un modo dell’omicida di depistare le indagini facendo credere in una banda di ladri. Ma di norma la donna non era solita conservare in casa elevate somme di denaro contante. Infatti, dalla villetta non sembrava essere sparito nulla di valore.
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Nessuna traccia ematica trovata
Gli investigatori hanno sentito molte persone dal momento del ritrovamento del corpo della pensionata. Vicini di casa, il figlio della vittima, la nuora e diversi altri parenti. Insomma tutto affinché si possa far luce sul delitto.
E il giallo è stato risolto proprio nella notte di oggi quando Mauro Pedrotti ha confessato il delitto. La 78enne forse ha anche cercato di opporsi al suo aguzzino, ma inutilmente. All’interno dell’abitazione non sarebbero state rinvenute tracce di sangue ma secondo quanto appreso ci sarebbero segni di violenza sul corpo della vittima. La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per omicidio volontario premeditato. Il 54enne è stato portato in carcere.