Sono trascorsi 6 mesi dall’omicidio di Giusy Caliandro, la 41enne travolta e schiacciata da una in macchina guidata da un conoscente. Il killer è ancora in fuga, forse all’estero. La rabbia di un’amica
Giusy è stata travolta da un automobile il primo luglio di questo anno. E’ morta così schiacciata addosso un muro a 41 anni. Alla guida del mezzo c’era un uomo, un suo conoscente che dal giorno dell’omicidio è ancora in fuga. Sono trascorsi quasi 6 mesi e del killer ancora nessuna notizia.
E’ ancora ricercato e, molto probabilmente, sarà fuggito all’estero. Franca Oman, ex dirigente della squadra di calcio femminile a Tradate, (provincia di Varese) conoscente della vittima, ha dichiarato a il Giorno: “Vedo spesso i genitori, sono due persone affrante, piegate dal dolore che si legge nei loro occhi, una situazione straziante, mi fermo a parlare, ci conosciamo da tempo, il pensiero è uno solo, per la figlia, Giusy, uccisa quella sera d’estate da un uomo ancora ricercato”.
Rabbia per l’assassino in fuga
Intervistata da il Giorno, Franca Oman, riporta lo stato d’animo dei familiari di Giuseppina “Giusy” Caliandro: “Pensare che l’assassino non sia ancora stato arrestato aggiunge rabbia al dolore per la terribile morte di Giusy. Fa davvero male sapere che possa girare ancora libero, è davvero un’ingiustizia nei confronti di Giusy, una persona buona, generosa. Quando incontro i genitori avverto il loro grande dolore, non posso non pensare con loro a Giusy, al male che ha ricevuto, e mi assale la rabbia unita allo sconforto perché chi l’ha uccisa è ancora impunito”.
Tutti a Tradate, nel Varesotto, dalla famiglia agli amici di Giusy, attendono che sia fatta giustizia. Il pensiero che l’assassino sia ancora a piede libero non dà pace. A casa Caliandro, papà della 41enne ogni giorno porta a spasso Zoe, il cane della figlia. Per l’uomo e la moglie, madre di Giusy, è il ricordo della donna e una compagnia capace di confortare la voragine di solitudine e dolore che annienta i due genitori ogni giorno da ormai sei mesi. La speranza è quella che il killer venga presto fermato e arrestato per tutto quello che ha fatto.
LEGGI ANCHE: >>> Milano, la mobilità durante le feste: come cambiano gli orari per il 31 dicembre
LEGGI ANCHE: >>> Oroscopo 2024: un segno troverà l’amore, cambia per sempre la vita
Le indagini
Il giorno della morte di Giusy Caliandro, la donna molto probabilmente stava litigando con chi poco dopo sarebbe diventato il suo killer, un uomo di origini straniere. A bordo dell’automobile l’assassino ha premuto contro l’acceleratore schiacciando la 41enne contro il muro. Dopo il delitto, l’uomo è fuggito ma a distanza di pochi giorni è stato identificato dai carabinieri che, da allora, sono sulle sue tracce.
Era stata ritrovata anche la vettura usata dal killer per uccidere la donna con evidenti segni dell’investimento ma del conducente nessuna notizia, forse fuggito all’estero. Le ricerche sono state estese anche oltre i confini italiani ma dalla tragica morte della 41enne, ancora niente di concreto dalle indagini.
Gli amici di Giusy arrabbiati affermano: “L’assassino è ancora in giro, è ancora libero, mentre Giusy da sei mesi non c’è più, una sola cosa aspettiamo, da quella maledetta sera, che chi l’ha uccisa sia finalmente arrestato e paghi per ciò che ha fatto. Solo saperlo finalmente in carcere potrà alleggerire il nostro dolore, Giusy deve avere giustizia”.