Omicidio Andrea Bossi, spariti monili d’oro da casa. killer in fuga con l’arma del delitto

Il 26enne Andrea Bossi è stato assassinato nella sua casa a Cairate, nel Varesotto, la notte tra venerdì e sabato scorso. Spariti alcuni monili d’oro ma nessun segno di effrazione nell’appartamento. E’ caccia all’omicida fuggito con l’arma del delitto

Accoltellato nella sua casa a Cairate, provincia di Varese, con almeno un fendente alla gola inferto con un’arma da taglio. E’ morto così il 26enne Andrea Bossi. Ma chi lo ha ucciso? In casa nessun segno di effrazione è stato rinvenuto dalle prime indagini eseguite dagli investigatori.

Andrea Bossi
Omicidio Andrea Bossi, il punto sulle indagini (ansa) milano.cityrumors.it

A scoprire il corpo senza vita del ragazzo è stato Tino Bossi, padre della vittima. Numerosi gli interrogativi ai quali è ancora difficile dare risposta, anche se le indagini procedono a ritmo incessante dalla notte dell’omicidio. Il killer in fuga dopo il delitto ha portato con sé la lama utilizzata per assassinare il 26enne. Di quale arma si tratti con esattezza lo stabilirà l’esame autoptico fissato per domani, martedì 30 gennaio.

Andrea conosceva il killer?

Andrea Bossi è stato accoltellato a morte nella sua abitazione in via Mascheroni, a Cairate. Ma non risultano segni di effrazione nel portone di casa. Questo fa dedurre che, molto probabilmente, Il 26enne conosceva il suo assassino al punto tale da invitarlo ad entrare in casa quella sera.

andrea bossi
Omicidio Andrea Bossi, il punto sulle indagini (ansa) milano.cityrumors.it

Al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Varese, coordinati dal pm di Busto Arsizio, Francesca Parola, sono proprio le frequentazioni del giovane. I militari sono al lavoro anche sull’analisi dei dispositivi tecnologici usati da Andrea Bossi. In modo particolare si indaga se il ragazzo avesse più di un’utenza mobile.

L’arma del delitto

L’efferato omicidio, secondo le prime informazioni, sarebbe stato commesso con un’arma da taglio, che il killer ha fatto sparire dopo averlo utilizzato. Al momento l’omicida è in fuga e con sé avrebbe portato anche il coltello usato per uccidere Andrea Bossi.

A stabilire con precisione quale arma sia stata usata per commettere il delitto sarà  l’autopsia fissata per il prossimo martedì. Dall’esame esterno del cadavere effettuato dal medico legale, la vittima trovata vestita, riportava una profonda ferita alla gola, molto probabilmente quella che le ha causato il decesso.

Spariti monili d’oro

Da un primo sopralluogo dei carabinieri, in casa di Bossi non solo sarebbe sparita l’arma del delitto ma si sarebbero volatilizzati anche alcuni monili d’oro. I militari stanno sentendo da ore anche tutti i familiari del giovane per cercare di capire se in casa possa mancare anche altro oltre ai gioielli spariti.

Non è escluso che il movente del killer potrebbe essere quello di una rapina finita male, oppure l’aver fatto sparire i gioielli potrebbe essere stato il tentativo da parte dell’assassino di depistare le indagini.

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La testimonianza dei vicini

Mentre si dovrà attendere l’esame autoptico per avere la certezza di quando il delitto sia avvenuto con esattezza, alcuni vicini di casa del 26enne hanno spiegato ai carabinieri di aver udito intorno le 4 di mattina di sabato scorso come un tonfo in casa e il cane del ragazzo abbaiare ma di non aver sentito ne urla ne richieste d’aiuto.

Secondo l’attività investigativa pare che nella vita di Andrea Bossi tutto appaia normale. Il 26enne si era trasferito dal suo paese d’origine dove era cresciuto con la famiglia, Fagnano Olona, in provincia di Varese nel comune confinante di Cairate in via Mascheroni. Il sindaco di Fagnano Olona, Marco Baroffio, dopo la tragica notizia ha riferito, come riporta il Giorno: “Era un bravo ragazzo, molto conosciuto in paese, ha sempre lavorato in officina. Non riusciamo davvero a ipotizzare chi e cosa possa aver scatenato l’aggressione. Il ragazzo non aveva brutte e malsane frequentazioni”.

L’officina dove Bossi lavorava è la CFG Carpenteria Meccanica di Fagnano Olona, nota in paese per aver costruito il monumento alle vittime del Covid. Intanto, dopo la morte di Andrea, tutta la comunità si sta stringendo intorno alla famiglia del giovane. Il padre della vittima, Tino Bossi, la madre Rosanna Backer e la sorella Federica sono stremati dalla grave perdita del loro caro amato figlio e fratello.

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