Milano piange Oliviero Toscani: il fotografo che ha lasciato un segno indelebile nella città con numerosissime mostre, qui la sua ultima esposizione personale nel 2022
Era nato a Milano. E lui stesso, anche se aveva scelto di vivere in Toscana ormai da almeno trent’anni, aveva definito Milano una maestra di vita e di professione.
“Milano attraverso le prime cose che ho imparato da mio padre e poi da solo mi ha dato la curiosità di andare al di là dell’obiettivo per sorprendere e lasciare il segno….”
Oliviero Toscani era nato a Milano nel 1942, avrebbe festeggiato a 83 anni il 28 febbraio. La sua prima foto a 14 anni, pubblicata sul Corriere, un ritratto di Rachele Mussolini durante la tumulazione dei resti del Duce.
LEGGI ANCHE – Violenze di Capodanno in Duomo, testimonianza shock: “Salvata dal mio compagno”
Ma alla cronaca preferiva la pubblicità e la comunicazione: “È quello che più si avvicina al mio concetto di arte, è istantanea ed eterna, immediata ma destinata a volte a durare per sempre. Dicono che basta una bella donna a vendere un prodotto… Credo di aver saputo dimostrare che non fosse così. E che di vendere, tutto sommato, non mi interessasse nulla”
La sua prima foto pubblicitaria lo rende subito celebre e richiesto: tre ragazze in tandem che sgranocchiano un cornetto Algida. Difficile capire o sapere quante foto abbia scattato: “Per un servizio a volte cliccavo anche mille volte. E me ne serviva una. Difficile scegliere. Ma c’erano momenti in cui di fronte a un’idea sapevo esattamente dire che quella era la cosa che volevo far vedere. E non cambiavo più idea…” disse in una intervista del 2014.
LEGGI ANCHE – La famiglia di Ramy: “Basta violenze nel suo nome”
Oliviero Toscani è ricordato per il suo lavoro rivoluzionario nel mondo della fotografia e della pubblicità. Le sue campagne, spesso provocatorie e di forte impatto sociale, hanno cambiato il linguaggio visivo e costretto il pubblico a riflettere su temi complessi come il razzismo, la disuguaglianza e l’ingiustizia.
Con Milano Toscani ha sempre mantenuto un forte legame. Il sindaco Giuseppe Sala lo ha definito “un uomo che ha lasciato un segno indelebile in questa città, con foto e campagne che hanno provocato ma soprattutto fatto riflettere. Il suo sguardo mancherà a Milano. E a tutto il Paese”.
Milano ha celebrato Toscani in molte occasioni, tra cui una grande mostra nel 2022 presso Palazzo Reale, organizzata per il suo 80esimo compleanno. Fu l’ultima personale milanese per l’artista.
LEGGI ANCHE – Caos in Stazione Centrale, divampano le polemiche | Salvini sotto accusa
Stefano Boeri, presidente della Triennale, lo ha descritto come un innovatore: “Instancabile e ispirato ma anche sarcastico e capace di scatenare stupefacenti domande sul senso della vita. Occorreva coraggio per iniziare certe campagne: lui ne ha avuto indubbiamente molto facendo scelte mai banali, forse divisive, la cui forza si è intuita a mente fredda e ragion veduta”
LEGGI ANCHE – Violenze di Capodanno: altre denunce, l’ipotesi è di stupro di gruppo
La Triennale gli aveva dedicato due giorni di eventi, il 4 e 5 marzo 2022, per celebrare la sua carriera straordinaria. “Addio Oliviero” ha semplicemente scritto Boeri, sottolineando l’impatto indelebile del fotografo nel mondo della cultura.
Foto che sono rimaste per anni nell’immaginario collettivo del pubblico. Un bacio tra un prete e una suora, un malato terminale di AIDS circondato dalla famiglia, l’immagine di una modella anoressica, nuda e magrissima, e quella di tre cuori espiantati del tutto identici: con la scritta nero, giallo e bianco testimoniando un forte messaggio antirazzista.
LEGGI ANCHE – Beppe Sala sulla morte di Ramy Elgaml: “Un brutto segnale…”
Queste immagini, spesso criticate per il loro tono provocatorio, hanno avuto il merito di portare al centro del dibattito pubblico temi delicati e urgenti. “Non volevo vendere vestiti, ma idee”, spiegò Toscani in un’intervista.
L’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi ha ricordato Toscani come “un uomo capace di scardinare le logiche della comunicazione, la nostra recente mostra itinerante riproponeva alcune delle sue immagini più efficaci, libere dai riferimenti commerciali. Ed erano opere d’arte di grande efficacia, una denuncia di ingiustizie e paradossi del nostro tempo così fragile e divisivo”.
Toscani era anche un grande tifoso dell’Inter. “Non una scelta, ma una filosofia”, aveva dichiarato in passato.
LEGGI ANCHE – Un miracolo chiamato Anna: nasce nonostante un tumore a sole 28 settimane
“Uno dei fotografi più amati e rivoluzionari, un riferimento per la sua epoca. Attraverso i suoi scatti ha raccontato passioni, sentimenti e culture – si legge sul profilo X dell’Inter, club con cui Toscani aveva collaborato in passato e per il quale faceva il tifo – ha scattato per l’Inter foto storiche, come quella celebrativa per il Centenario del Club. Lo ricordiamo con affetto e ammirazione”.
I funerali di Toscani che da trent’anni viveva in Toscana saranno celebrati in modo privato dalla famiglia e da pochissimi invitati.