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Cronaca

Olimpiadi Milano-Cortina, il riesame conferma: mazzette e assunzioni clientelari

Vengono resi noti alcuni stralci dell’indagine della procura di Milano che ieri è stata oggetto di udienza al tribunale del riesame svelando ulteriori dettagli

Prosegue l’indagine della procura di Milano su numerosi aspetti che riguardano le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. al centro di una vera e propria bufera giudiziaria che sta sollevando interrogativi non solo sulla gestione degli appalti, ma anche sulla trasparenza di convenzioni, assunzioni e di numerosi altri aspetti.

Il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza nella sede di Fondazione Milano-Cortina 2026 – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Un caso giudiziario che per la verità sembra solo agli inizi e che sta già iniziando a scatenare le prime ombre su una edizione dei giochi molto attesa ma anche particolarmente problematica, fin dalla loro assegnazione.

L’indagine sulle Olimpiadi Milano-Cortina

L’ultimo atto si è concretizzato ieri con una udienza al tribunale del riesame cui ha fatto ricorso il collegio difensivo dell’ex dirigente della Fondazione Massimiliano Zuco.

Nel corso dell’udienza – senza mezzi termini né troppi giri di parole – i PM hanno sottolineato la gravità di alcuni aspetti dell’indagine e soprattutto la polemica che riguarda l’attività stessa della Fondazione Milano-Cortina, che secondo una nota del consiglio dei ministro è un’azienda privata non disciplinata da norme di diritto pubblico. Mentre secondo la magistratura è di fatto una estensione stessa di istituzioni ed enti locali pubblici, coinvolgendone funzionari e risorse.

Le recenti indagini della procura di Milano hanno messo in luce un sospetto concreto di corruzione e turbativa d’asta, con implicazioni che vanno ben oltre la semplice gestione amministrativa.

L’inchiesta e la precisazione del governo

L’inchiesta della procura di Milano si è focalizzata su presunti fenomeni corruttivi legati agli appalti per i servizi digitali delle Olimpiadi. Gli indagati principali sono Massimiliano Zuco, ex dirigente della Fondazione Milano-Cortina 2026, Vincenzo Novari, ex amministratore delegato, e l’imprenditore Luca Tomassini. Le accuse sono principalmente di corruzione e turbativa d’asta.

Ma la situazione si è fatta più intricata dopo che proprio ieri il governo ha pubblicato una nota con la quale precisa che… “la Fondazione Milano-Cortina 2026 non è un organismo di diritto pubblico, ma una società privata”.

Una precisazione aspramente criticata dalla procura di Milano, che l’ha definita ‘di una gravità inaudita’ e ‘illegittima’, sostenendo che il decreto è intervenuto in modo inappropriato su un procedimento penale in corso, togliendo alla magistratura la prerogativa di interpretare le leggi.

Appalti e inchieste

Secondo gli atti dell’inchiesta Massimiliano Zuco avrebbe fatto chiari riferimenti a fenomeni corruttivi, coinvolgendo almeno un dirigente di Deloitte, la società che ha ottenuto l’appalto per i servizi digitali dopo che era stato tolto a Quibyt, la società di proprietà di Luca Tomassini.

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Un’altra intercettazione rilevante riguarda un legale della Fondazione che avrebbe affermato che l’ente è pubblico, contraddicendo la dichiarazione ufficiale del governo. Tutti elementi che rafforzano l’ipotesi della procura che la Fondazione abbia una natura sostanzialmente pubblica, perseguendo uno scopo di interesse generale con risorse e garanzie dello Stato.

Assunzioni controverse

L’inchiesta ha anche messo in luce pratiche di assunzione discutibili all’interno della Fondazione. Tra le figure coinvolte, spicca il nome di Livia Draghi, nipote dell’ex premier Mario Draghi, assunta su indicazione del presidente del CONI Giovanni Malagò.

Sempre secondo gli atti dell’inchiesta, messi in luce anche dall’udienza di ieri, Malagò avrebbe investito Livia Draghi di un ruolo importante, addirittura superiore a quello di Novari.

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Tra le persone oggetto indagine anche Lorenzo La Russa, figlio del presidente del Senato, assunto all’interno della Fondazione con compiti non particolarmente definiti.

Una funzionaria delle risorse umane avrebbe testimoniato che non La Russa era spesso assente, e che non fosse chiaro quali fossero i suoi incarichi. Aprendo anche alla possibilità di inconciliabilità tra il suo incarico e la candidatura a consigliere comunale che si è concretizzata con le elezioni del 2021.

Il fascicolo dell’inchiesta raccoglie testimonianze e intercettazioni, alcune delle quali estremamente significative. Pagine e pagine di materiale ancora al vaglio degli inquirenti.

Milano-Cortina, l’organizzazione va avanti

Nonostante la bufera giudiziaria abbia avuto conseguenze molto importanti sia sulla tranquillità che si respira all’interno del comitato organizzatore che su alcune pratiche ancora da definire, l’organizzazione dei giochi di Milano-Cortina 2026 va avanti.

Le mascotte di Milano Cortina 2026 Tina e Milo in piazza Lombardia a Milano – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Le Olimpiadi, la cui inaugurazione è prevista allo stadio di San Siro il 6 febbraio 2026, saranno trasmesse in mondovisione. Sarà in definitiva un evento straordinariamente rappresentativo per la promozione di Milano e del suo territorio. Cui il capoluogo contribuirà con tre location.

I luoghi delle Olimpiadi di Milano

L’Arena Santa Giulia, che verrà ribattezzata PalaItalia – è in costruzione e i lavori dovrebbero essere ultimati addirittura in leggero anticipo rispetto ai tempi previsti. È qui che si terranno le partite di hockey il cui torneo sarà qui maschile.

Il Forum di Assago, che proprio l’anno prossimo festeggia i suoi trentacinque anni di vita, sarà completamente ristrutturato per l’occasione. Il parterre sarà equipaggiato di pista ghiacciata sulla quale avranno luogo le gare di pattinaggio, molto attese le competizioni di artistico, e di short track.

Saranno invece i padiglioni della fiera di Rho Fiera a ospitare le partite di pattinaggio di velocità e di hockey femminile. Milano, escludendo il curling, ospiterà quasi tutte le gare sul ghiaccio. Ma quella di Rho sarà una location temporanea e limitata al periodo dei giochi.

Quelli di Milano-Cortina 2026 saranno i giochi della XXV Olimpiade invernale. É attesa la presenza di 3mila atleti e olimpici oltre a un migliaio di atleti paralimpici i cui giochi si terranno immediatamente dopo. Inaugurazione il 6 febbraio, chiusura – all’Arena di Verona – il 22. Le discipline in gara saranno in tutto 16 con l’assegnazione di 54 titoli maschili, 50 femminii e 12 misti.

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.