Il marito di Francesca Colombo, morta in vacanza in Sicilia, ha dichiarato che la moglie sarebbe deceduta a causa di un’occlusione intestinale scambiata per una banale indigestione. La 62enne poteva salvarsi?
Era partita come ogni estate insieme al marito per la Sicilia. Arrivata in vacanza il 30 luglio aveva trascorso “il primo giorno di mare”, alla spiaggia di San Giorgio, provincia di Messina. Poi avrebbe ritrovato, come ogni anno, gli amici di sempre nel piccolo centro siculo, terra originaria del marito.
Ma le feste programmate e gli incontri con gli amici non sono mai avvenuti per la 62enne Francesca Colombo, originaria di Legnano, poiché a causa di un’occlusione intestinale non diagnosticata nell’immediato è morta. Dopo la prima settimana di vacanza in Sicilia, trascorsa tranquillamente, la donna ha iniziato ad accusare dolori addominali, talmente forti da giungere al pronto soccorso dell’ospedale di Patti per ben due volte. Qui, la 62enne ha trovato la morte.
Il racconto del marito
I primi dolori sono iniziati il 7 agosto: un forte dolore all’addome con episodi di vomito molto frequenti. Giuseppe Balletta, consorte di Francesca Colombo, come riporta stamani anche il Giorno, ha detto: “Mia moglie è entrata in pronto soccorso intorno alle 12.15 in codice giallo. È stata visitata e sottoposta a un prelievo di sangue e all’elettrocardiogramma.
“Dopo le 20 è stata dimessa. Ci hanno detto che si trattava di un’indigestione”. La donna è così tornata a casa con in tasca la ricetta medica di un banale protettore gastrico e la raccomandazione di tornare, in caso i sintomi non fossero migliorati. Il legale della famiglia Balletta, l’avvocato Pietro Russo di Monza, ha detto: “Non è stata effettuata un’ecografia né una tac. Tra alti e bassi, ha trascorso qualche giorno a casa, abbastanza tranquilla, perché le avevano detto che si trattava di un’indigestione. Qualcosa di semplice tipo un mal di pancia che si sarebbe risolto nel giro di poco tempo”.
I dolori persistono e l’addome della 62enne è sempre più teso. Così, all’alba del 10 agosto, la donna accompagnata dal marito torna allo stesso ospedale. Il legale spiega ancora: “A quel punto le fanno una tac e scoprono un’occlusione intestinale. Purtroppo, nonostante l’intervento d’urgenza, non c’è stato più nulla da fare”.
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Sequestrate le cartelle cliniche
Dopo il decesso della moglie, Il marito presenta un esposto alla Procura di Patti. Viene aperta un’inchiesta da parte del sostituto procuratore Antonietta Ardizzone, sequestrate le cartelle cliniche e disposta l’autopsia. L’avvocato Russo sottolinea: “Il marito di Francesca ha chiamato l’ambulanza che è arrivata in codice giallo. Chiediamo che si accerti quello che è accaduto in un ospedale, già sotto ispezione da parte del ministero”.
L’indagine della Procura siciliana potrà chiarire se un ricovero cautelare e un esame diagnostico già il 7 agosto avrebbero potuto evitare la morte della 62enne. Francesca intanto è deceduta lasciando il marito Giuseppe dopo un matrimonio e 25 anni di convivenza e il figlio di 19 anni.