Lorys Bellapianta, prima di morire era “in piedi aggrappato al tettuccio dell’auto”. Indagato per omicidio stradale l’amico 19enne

Un volo fuori dall’auto e la morte. Prima di cadere dall’abitacolo Lorys Bellapianta era in piedi aggrappato al tettuccio. Indagato per omicidio stradale il conducente dell’Opel: ubriaco al volante

E’ risultato positivo all’alcol test il conducente di 19 anni al volante della Opel Corsa che ha sbalzato fuori Lorys Bellapianta. Il ragazzo, all’alba di lunedì scorso, guidava ubriaco e per tale motivo ora è indagato per omicidio stradale.

Lorys Bellapianta
Lorys Bellapianta, prima di morire era “in piedi aggrappato al tettuccio dell’auto”. Indagato per omicidio stradale l’amico 19enne – @facebook – milano.cityrumors.it

La vittima è morto dopo essere volato fuori dall’automobile in corsa sbattendo la testa sull’asfalto. Due settimane prima dell’incidente avvenuto nel Salento durante una vacanza con gli amici, Lorys, che abitava a Busto Arsizio con la mamma e il fratellino, aveva perso il padre Luigi.

La ricostruzione dei fatti

Inizialmente, la primissima ricostruzione dell’incidente stradale aveva fatto ipotizzare agli investigatori che il 19enne Lorys Bellapianta stesse seduto dietro l’Opel Corsa e fosse volato sull’asfalto a causa della portiera chiusa male o per un malfunzionamento oppure ancora per uno scherzo degli amici finito nel peggiore dei modi.

Lorys Bellapianta
Lorys Bellapianta, prima di morire era “in piedi aggrappato al tettuccio dell’auto”. Indagato per omicidio stradale l’amico 19enne – @facebook – milano.cityrumors.it

Ma ieri, martedì 13 luglio 2024, nel corso delle indagini è spuntata un’altra spiegazione che si basa sulle testimonianze raccolte dai carabinieri. Tra i racconti raccolti tra chi ha assistito ai fatti c’è chi parla di un’andatura a slalom dell’automobile, seppur a velocità non troppo elevata, in piana notte tra le vie strette del centro e sul lungomare di Torre Santa Sabina, frazione di Marina di Carovigno, provincia di Brindisi, Nord del Salento in Puglia.

Ma anche di una portiera aperta, ma non accidentalmente. Infatti, da una seconda ricostruzione, Lorys ad un certo punto si sarebbe allungato dal sedile posteriore dove era seduto mettendosi in piedi, aggrappato alla carrozzeria, come a voler ricopiare l’andamento del “windsurf” con lo sportello aperto.

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La caduta e la morte

I testimoni avrebbero riferito di un innocente gioco tra ragazzi con l’automobile che, improvvisamente, fa una brusca manovra, magari per una distrazione del conducente o una buca presa, facendo così perdere l’equilibrio al 19enne.

Così Lorys vola sull’asfalto e batte la testa sul marciapiede del lungomare. Dopo il violentissimo urto, il 19enne non riprende più conoscenza. Muore quasi sul colpo. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo dei sanitari accorsi sul luogo dopo l’incidente. Dopo la tragedia, lunedì la mamma Raffaella De Stefano con il fratellino più piccolo di Lorys sono corsi in Salento da Busto Arsizio.

Molto probabilmente la famiglia di Lorys dovrà fermarsi nel Brindisino per alcuni giorni se la locale Procura disporrà l’autopsia sul cadavere del 19enne. Nel frattempo, la zia materna della vittima, Loredana De Stefano sui social chiede rispetto per il dolore della famiglia: “Si chiede soltanto un po’ di sensibilità, qualsiasi sia la dinamica che non si conosce neanche. Qua si parla solo di un ragazzo che è venuto a mancare! Si chiede di rispettare il dolore della famiglia e non atteggiarsi a leoni da tastiera. Perché il dolore non si può misurare né criticare e la critica non arricchisce chi usa i social semplicemente per passare il tempo! Grazie”.

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