Famiglia in attesa della salma, improvvisamente la beffa prima del funerale di Manuela Spargi: cosa è accaduto e dove si trova il carro funebre.
La famiglia di Manuela Spargi attendeva il feretro della donna scomparsa tragicamente lo scorso 2 gennaio nel lago di Como (lato Lecco), ma il funerale è stato rinviato. Esequie posticipate poiché il carro funebre che trasportava il feretro non è giunto a destinazione.
Secondo le informazioni raccolte, il mezzo sarebbe rimasto blocco dalla neve scesa copiosamente in Valtellina durante le ultime ore. E soltanto grazie all’intervento del Soccorso alpino, inoltre, il conducente del carro funebre è stato tratto in salvo: ha rischiato di morire assiderato.
La vicenda risale allo scorso venerdì 5 gennaio e riguarda Manuela Spargi, donna morta dopo essere precipitata con la macchina in località Piona, a Colico (lago di Como, lato provincia di Lecco). Insieme alla donna viaggiavano il marito e un parente: erano sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni di salute. Sta di fatto che per un possibile errore del navigatore, però, un 37enne alla guida del carro funebre ha sbagliato strada.
Invece che prendere la superstrada direzione Milano si è diretto verso una strada di montagna che, in genere, è chiusa durante il periodo invernale. Quest’ultima porta al passo Dordona, ma improvvisamente è rimasto bloccato in una bufera di neve. Niente campo al telefono, da qui la necessità di lasciare il mezzo e percorrere circa 10 chilometri a piedi, trovando così un rifugio.
“La centrale ha attivato le squadre territoriali. Insieme ai militari della Guardia di Finanza e ai Carabinieri. I soccorritori sono saliti con le motoslitte e con un mezzo quad. Si ringrazia la società impianti di Foppolo e Akja per avere collaborato nella messa a disposizione di alcuni mezzi“, si legge in una nota del Soccorso Alpino. L’uomo è stato raggiunto e accompagnato a valle dove lo ha atteso un’ambulanza per il ricovero in ospedale. A seguire, invece, è stato recuperato il carro funebre con la salma di Manuela Spargi.
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A parlare della tragedia ci ha pensato la nipote di Manuela Spargi, donna morta lo scorso 2 gennaio dopo una caduta con la propria autovettura nel lago, a Colico (Lecco). “È assurdo non essere stati informati, può succedere qualunque imprevisto, ma come familiari avremmo dovuto essere informati. Siamo molto amareggiati da quanto è successo il funerale era fissato alle 15, ma l’arrivo del feretro era previsto ore prima alla camera del commiato di Baggio, potevamo quindi essere informati con anticipo“, spiega la nipote della 56enne morta.
L’autista è un uomo di 37 anni che è rimasto bloccato lungo la strada che porta al Passo Dordona. Condizioni meteo avverse e neve che ha impedito all’uomo di poter compiere il tragitto (fra l’altro errato). Impossibilitato nel chiamare i soccorsi per telefono, probabilmente a causa della mancanza di rete, è salito a 1.900 metri (rifugio Dordona) per chiedere aiuto.