E’ una delle stazioni ferroviarie più antiche e iconiche di Milano e oggi è al centro di un importante progetto di riqualificazione che mira a trasformarla in un polo di innovazione e sostenibilità
Non c’è soltanto lo stadio San Siro al centro di un progetto che lo porterebbe ad essere abbattuto per far posto ad un nuovo impianto più avveniristico e al passo con i tempi e che permetterebbe a Milano di poter ospitare alcune delle gare dei Campionati Europei di calcio del 2032, ma anche le oramai prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, che si apriranno nel febbraio del 2026, stanno rivoluzionando infrastrutture e viabilità del capoluogo lombardo.
Proprio in vista delle prossime Olimpiadi invernali, oltre mezzo miliardo di euro è stato destinato al potenziamento delle infrastrutture ferroviarie legate ai Giochi. Interventi strategici che miglioreranno l’accessibilità non soltanto delle aree alpine, con benefici duraturi per residenti, turisti e territori, ma anche della stessa città della moda che beneficerà della ristrutturazione completa di cinque stazioni ferroviarie, importanti snodi anche per la metropolitana milanese.
Le Olimpiadi invernali sono oramai alle porte e Milano, da anni si sta preparando poer ospitare al meglio il grande evento che, oltre a catalizzare l’interesse degli sportivi, vedrà arrivare milioni di turisti arrivare sui campi di gara nei 20 giorni della manifestazione. Una delle zone maggiormente interessate da lavori di riqualificazione è quella del quadrante sud di Milano dove, proprio un paio di giorni fa c’è visto l’inaugurazione del Villaggio Olimpico che ospiterà per tutta la durata della manifestazione gli atleti che a mano a mano giungeranno in Italia per disputare le loro gare.
Un villaggio che, una volta chiusa la kermesse a cinque cerchi, sarà destinato ad ospitare gli studenti universitari locali e anche quelli fuori sede. Importanti opere di riqualificazione sono state fatte nei trasporti, soprattutto ben cinque stazioni hanno visto un maquillage completo, sia della stessa sede ferroviaria, sia dei locali destinati ad ospitare il via vai dei viaggiatori. Alcune di queste saranno del tutto nuove non soltanto nella struttura, ma addirittura nel nome stesso della stazione.
Proprio per dare maggiore efficienza all’intera rete ferroviaria, i tecnici hanno pensato di cambiare il nome di alcune stazioni, per renderle maggiormente identificabili con la zona dove sono ubicate. Tra queste la più nota è sicuramente quella da sempre conosciuta dai milanesi come come Porta Romana FS, una stazione che ha una storia importante dietro. la sua attivazione risale infatti addirittura al 1891 e ora diventerà una delle stazioni più importanti della nuova futura Circle Line, la semi-circolare ferroviaria che dovrà aiutare i tanti pendolari nei loro spostamenti dall’hinterland al centro città.
Quando sarà riaperta al pubblico non si chiamerà come è stato per oltre 130 anni Porta Romana FS, ma diventerà Milano Scalo Romana. Una decisione presa dai tecnici per evitare che si potesse confondere con Porta Romana M3, una delle stazioni riqualificate della terza linea di metropolitana milanese. La stazione un tempo esibiva una bella struttura art decò, ora sarà tutto molto più moderno e il progetto di ristrutturazione prevede il rifacimento di banchine e coperture, l’installazione di ascensori e scale mobili, un collegamento protetto sotto il cavalcavia ferroviario verso la stazione metropolitana Lodi M3 e ovviamente la riqualificazione del vecchio edificio viaggiatori in stile Liberty, che fino a qualche anno fa ospitava i viaggiatori.