Il Capodanno ha portato su Milano un’aria pesantissima con una coltre di smog che grava sulla città e fa registrare livelli di inquinamento estremamente elevati
Smog a livelli di nuovo preoccupanti a Milano. Non solo nel centro città anche in quasi tutti i comuni dell’hinterland.
Nelle ore successive al Capodanno, le centraline dell’Arpa hanno rilevato una presenza di particolato Pm10 che supera ampiamente i valori limite: ma per la verità è da Santo Stefano che i termini sono al rialzo.
I rilevamenti mostrano una distribuzione variabile dell’inquinamento, con i punti più critici localizzati in alcune zone del capoluuogo. In viale Marche per esempio, dove si è raggiunto un valore di 195 µg/m³, così come in via Senato dove la situazione è leggermente migliore, ma comunque critica, con 169 µg/m³. Nei comuni della prima cintura, come Limito di Pioltello, i dati toccano picchi di 233 µg/m³, mostrando quanto la problematica si estenda oltre i confini urbani.
LEGGI ANCHE – Mohammad Abedini resta in carcere: pericolo di fuga secondo i giudici
Questi livelli sono risultati significativamente più alti rispetto agli anni scorsi anche se i festeggiamenti di Capodanno, che hanno visto l’uso di petardi e fuochi d’artificio, hanno certamente contribuito all’accumulo di polveri sottili nell’aria. Sebbene vi fossero raccomandazioni a limitare tali attività, non è stato introdotto alcun divieto specifico, lasciando campo libero a comportamenti potenzialmente dannosi per la qualità dell’aria.
La situazione è aggravata da un periodo prolungato di stabilità atmosferica, con assenza di piogge e venti deboli che favoriscono l’accumulo degli inquinanti.
LEGGI ANCHE – Presunto stupro, una 22enne denuncia | Indagini al Magnolia dopo la festa di Capodanno
L’ultima rilevazione al di sotto del limite consentito risale al giorno di Natale, evidenziando come l’inquinamento sia ormai una costante per la città nel periodo invernale. A questo si sommano i riscaldamenti domestici e il traffico intenso, che contribuiscono significativamente all’emissione di sostanze nocive.
Per contrastare l’emergenza, sono già state attivate misure straordinarie. Tra le principali il blocco del traffico – esteso anche ai diesel Euro 5 nei giorni feriali e festivi – e la riduzione del riscaldamento con temperature abbassate di un grado negli edifici pubblici e privati. Assolutamente vietate le combustioni all’aperto, e dunque include barbecue, fuochi e pratiche agricole legate alla combustione.
LEGGI ANCHE – Bilancio finale di Capodanno | Risse con feriti tra Milano e Corsico
Queste regole, valide per Milano e per diversi comuni limitrofi, puntano a contenere l’emissione di particolato e migliorare la qualità dell’aria almeno temporaneamente.
L’emergenza smog non è una novità per Milano, che da anni combatte contro livelli di inquinamento tra i più alti in Europa. A novembre, il capoluogo lombardo aveva già registrato un incremento preoccupante di biossido di azoto (NO2), principalmente dovuto al traffico automobilistico. Lo scorso dicembre, inoltre, il superamento della soglia di Pm2.5 aveva sollevato ulteriori allarmi sulla salute pubblica.
Le previsioni meteorologiche lasciano intravedere un possibile miglioramento: un aumento della ventilazione con lievi piogge potrebbero ridurre temporaneamente la concentrazione di inquinanti. Tuttavia, gli esperti ribadiscono la necessità di adottare strategie strutturali e a lungo termine per affrontare l’inquinamento in modo definitivo.