Il Bilancio finale nella notte di Capodanno evidenzia alcuni episodi di violenza a Milano e Corsico, risse e feriti hanno richiesto interventi urgenti di sanitari e forze dell’ordine
Tutto sommato poteva anche andare peggio. La prima notte dell’anno, con l’introduzione delle cosiddette zone rosse ha portato alcuni episodi critici e un paio di elementi di tensione sullo scacchiere di Milano e hinterland. Ma fortunatamente non ci sono stati episodi fatali.
Nessuna vittima dunque, ma non sono mancati gli interventi che anche nel corso della notte di San Silvestro hanno costretto le forze dell’ordine ma anche il personale specializzato dei vari ospedali, allertati soprattutto per l’emergenza dei botti, a un lavoro costante e continuo per oltre 24 ore.
A Corsico, una rissa è sfociata in violenza è ha portato cinque persone in ospedale. Anche se la notte di Capodanno non c’entra nulla. La chiamata ai Carabinieri è arrivata nel primo pomeriggio, poco dopo le 14. Per circostanze ancora da chiarire almeno non meno di una ventina di persone, uomini per lo più ma anche alcune donne, si sono affrontate per strada a calci e pugni.
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Tutto sembra essere nato per una banale discussione, probabilmente favorita da qualche bicchiere di troppo: le testimonianze non hanno ancora fatto completamente chiarezza. In via Navigli, fuori da un locale, il gruppo si è affrontato per alcuni minuti fino all’arrivo dei militari. Quando le acque si sono calmate tre ambulanze e un’automedica e un’automedica hanno trasportato cinque persone con ferite lacerocontuse che richiederanno alcuni giorni agli ospedali San Carlo e San Paolo. Tutte le persone coinvolte sono state identificate.
Anche a Milano, la notte del 31 dicembre ha visto l’AREU impegnata su più fronti. Tra interventi per incidenti legati ai festeggiamenti e alcune risse scoppiate in strada, il personale sanitario ha risposto ad oltre un centinaio di chiamate di emergenza.
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In particolare, diverse persone sono rimaste ferite dall’uso imprudente di petardi e botti. Alcuni casi hanno richiesto il trasporto in ospedale, con medicazioni urgenti per ustioni e ferite da scoppio. Nulla che non sia guaribile in pochi giorni. Si calcola che in piazza Duomo, nonostante i divieti, siano state non meno di 25mila le persone accorse per festeggiare in piazza con botti e bottiglie.
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Le forze dell’ordine, impegnate in un piano straordinario di controllo, hanno presidiato i principali luoghi di aggregazione della città, cercando di prevenire episodi più gravi. Relativamente ai controlli nelle zone rosse, che impedivano l’accesso a persone segnalate con precedenti, sono state on tutto una cinquantina le persone allontanate.
È stato anche il primo giorno di applicazione delle norme antifumo all’aperto. Come noto a Milano dal 1 gennaio è vietato fumare all’aperto su tutto il territorio comunale, se non ad almeno venti metri dalla persona più vicina. Non risultano esserci state sanzioni che, sulla carta, saranno salate. Dai 40 agli oltre 200 euro per ogni infrazione…
“Al momento ci limitiamo a una funzione di controllo e di prevenzione – dicono dalla centrale della Polizia Municipale – molti non sono ancora al corrente delle implicazioni e delle conseguenze. Cerchiamo di usare buon senso e tolleranza facendo comunque presente quelle che sono le norme…”