Milano, sciopero improvviso, caos in metropolitana: corse cancellate e proteste

É stata una domenica difficilissima dal punto di vista dei trasporti, dopo lo sciopero dei treni a Milano, in tarda serata, ha chiuso anche la metro

Il primo fine settimana di esodo estivo è coinciso con uno sciopero indetto dai sindacati nei trasporti a causa del mancato rinnovo del contratto di lavoro.

Sciopero Milano
Ultimo atto dello sciopero dei trasporti, alle 22 la metro ha chiuso i battenti – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Un’adesione non totale, va detto. Ma è comunque bastato per creare notevoli disservizi e ritardi scatenando le proteste di chi nonostante tutto ha cercato comunque di trascorrere un fine settimana fuori dalla città, al mare o ai laghi.

Milano, doppio sciopero, treni in ritardo

Le conseguenze dello sciopero dei treni si sono fatte sentire per tutta la giornata, soprattutto tra i convogli regionali e interregionali di media percorrenza. Ritardi significativi, in qualche caso superiori anche a un’ora, un’ora e mezza. Non poche le cancellazioni, così come i treni soppressi per mancanza di personale in una conseguenza che a domino ha bloccato i convogli un po’ ovunque.

Logiche le lamentele e le proteste di chi si è trovato ad attendere in banchina anche per alcune ore prima di poter partire. Molti gli stranieri del tutto disinformati dello sciopero e delle sue conseguenze. Alcuni hanno perso la coincidenza o il volo per tornare in patria.

Tra gli utenti più coinvolti nei disagi le famiglie, coppie con bambini al seguito in partenza o di ritorno ma un fine settimana di villeggiatura e relax. In realtà i disagi più consistenti, perlomeno per quanto riguarda la città di Milano, si sono verificati quando ormai lo sciopero sembrava volgere al termine.

La metro chiude

Intorno alle 22, infatti, molte stazioni della metropolitana si sono chiuse all’improvviso a causa dell’adesione allo sciopero degli autoferrotranvieri anche da parte dei lavoratori di ATM.

Molti i treni che non sono partiti, diverse le stazioni che dopo un breve annuncio con l’altoparlante hanno invitato il pubblico a uscire chiudendo i cancelli e i sottopassi di ingresso.

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In effetti lo sciopero non escludeva il personale dei mezzi locali. Ma fino a quel momento non c’era stata alcuna comunicazione da parte dei sindacati. E la città, già in grande difficoltà a causa dello sciopero dei treni, si è ritrovata a dover affrontare un’altra emergenza.

A piedi fuori dal concerto

Una domenica sera diversa dalle altre, forse con un numero minore di passeggeri in giro per la città perché molte sono le famiglie che sono già partite, moltissime quelle che comunque non sono rientrate in città anche in considerazione dello sciopero.

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Tuttavia erano diversi gli eventi a Milano il più importante dei quali all’ippodromo La Maura, uno dei numerosi concerti inseriti nell’ambito del Festival i-Days che prevedeva in cartellone i Bring me the Horizon con diverse migliaia di persone tra il pubblico.

Sciopero Milano
Molti i disagi per i turisti durante lo sciopero – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Certo, non si è trattato del pienone visto per i Metallica o i Green Day, con oltre 80mila spettatori annunciati. Ma molte delle di persone che sono uscite dal concerto alle 23 passate, con la speranza di raggiungere la metropolitana al Lampugnano, dopo un lungo pezzo a piedi, si sono trovati di fronte ai cancelli chiusi, costretti a tornare indietro e a cercare un mezzo di fortuna alternativo.

Sciopero a Milano, nottata senza mezzi

Le conseguenze dello sciopero si sono trascinate fino a notte inoltrata. L’agitazione, infatti, è proseguita fino alle due del mattino alla conclusione dell’ultimo turno della domenica. Poi, con le corse notturne di tram e bus, quando ormai la metropolitana era comunque chiusa da un pezzo per non riaprire fino alle 6 di questa mattina, il traffico dei mezzi pubblici è lentamente tornato alla normalità.

Notevoli le ripercussioni nel corso delle due ore di chiusura della metropolitana anche sui mezzi di superfice in modo particolare a San Siro, in centro tra Navigli e Porta Venezia, e nelle zone di origine dei vari convogli.

Da questa mattina tutto dovrebbe tornare nella norma: trasporto pubblico urbano, extraurbano e treni. Ma le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro procedono a rilento e senza significativi progressi.

Tant’è che i sindacati hanno già annunciato che se entro pochi giorni non ci sarà una svolta, una nuova giornata di sciopero e di astensione dal lavoro potrebbe essere proclamata fin dalla prossima settimana.

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