Uno spettacolare inseguimento nel pieno centro di Milano si conclude con un incidente e una furiosa colluttazione, tre banditi in fuga i carabinieri arrestano il quarto
Che quell’auto in transito ad alta velocità in viale Papiniano avesse qualcosa di sospetto i carabinieri lo hanno intuito fin da subito. Dal modo in cui la vettura si è data alla fuga, ad alta velocità, in pieno centro l’intuizione si è trasformata in uno spettacolare inseguimento.
È accaduto sabato sera, in una Milano ancora estremamente affollata e con tutti i locali della movida in piena attività. In questi giorni sono frequenti i posti di blocco e i controlli anche in considerazione di una sorveglianza sul territorio attenta a evitare i furti negli appartamenti.
Auto in fuga
Una pattuglia di carabinieri del radiomobile è impegnata in una attività di controllo di routine poco lontano dalla zona dei Navigli quando all’improvviso un’auto sfreccia ad alta velocità in viale Papiniano, proprio in corrispondenza del carcere di San Vittore, nella zona che ogni settimana ospita l’affollatissimo mercato rionale. La velocità della vettura è tale che non c’è nemmeno il tempo di effettuare un controllo via radio sulla targa. I militari si pongono subito all’inseguimento.
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Ad alimentare i sospetti il fatto che non appena la radiomobile dei carabinieri si mette in movimento l’auto accelera dirigendosi verso il centro nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
Milano, inseguimento in pieno centro
Sono attimi di grande confusione. La macchina in fuga diventa estremamente pericolosa per le altre vetture e per i pedoni, ignorando semafori e precedenze.
L’inseguimento prosegue ad alta velocità per una decina di minuti abbondanti fino a quando i banditi, quattro le persone a bordo, non sono costretti ad abbandonare il mezzo che va a urtare pesantemente contro alcuni piloni di cemento che delimitano la zona pedonale di piazza Cordusio.
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La macchina viene abbandonata e l’inseguimento a questo punto continua a piedi. Tutte e quattro le persone a bordo del mezzo inseguito, spalancate le portiere, proseguono la loro fuga di corsa. Tre di queste riescono momentaneamente a far perdere le loro tracce.
Il quarto è un po’ meno rapido, si attarda probabilmente nel tentativo di prendere alcune cose abbandonate all’interno del mezzo. I carabinieri lo circondano nel tentativo di immobilizzarlo ma la reazione del bandito, che a bordo della vettura custodiva un grosso coltello, è feroce. Spintoni, calci, pugni. Ma il suo ulteriore tentativo di fuga viene sedato con una scarica di taser.
Arresto e processo dopo i furti
Ci vogliono alcuni minuti di lotta furiosa da parte dei militari per immobilizzare l’uomo, un pregiudicato italiano di 29 anni con numerosi precedenti penali. All’atto dell’arresto i militari allertano anche il 118 che arriva con una unità medica per controllare lo stato di salute dell’uomo, stordito dalla scarica elettrica del taser.
Durante la perquisizione spuntano diversi gioielli, contanti, una refurtiva ingente per alcune migliaia di euro. E il bottino di due furti avvenuti poco prima in alcuni appartamenti di viale Coni Zugna. I militari, raccolta la denuncia, procedono al sequestro per restituire tutto ai proprietari nel giro di pochissimo tempo.
Sotto sequestro oltre alla vettura e al coltello, anche alcuni borsoni nascosti nel bagagliaio che custodivano strumenti da scasso.
Continuano nel frattempo le ricerche dei tre malviventi fuggiti a piedi. L’uomo, arrestato con varie accuse che vanno reati contro il patrimonio a resistenza all’arresto sarà processato per direttissima.