Milano, ritrovato il coltello usato per l’omicidio di Andrea Bossi. Le ultime novità delle indagini

Dopo otto mesi dall’omicidio, è stata recuperata l’arma con la quale Andrea Bossi è stato ucciso. Da febbraio due indagati sono in carcere

Era la notte tra il 26 e il 27 gennaio del 2024 quando Andrea Bossi, un 26enne residente a Cairate, venne stato assassinato brutalmente. Descritto fin da subito da tutti come una persona tranquilla e senza particolari problemi, le indagini si sono concentrate sul suo giro di conoscenze poiché fin da subito si è sospettato che avesse aperto la porta di casa al killer. Ecco le ultime novità: trovata l’arma.

Trovato il coltello dell'omicidio di Andrea Bossi
Trovato il coltello dell’omicidio di Andrea Bossi: tutte le novità sul caso (milano.cityrumors.it / ansafoto)

A trovare il corpo senza vita fu Tino Bossi, padre di Andrea. All’arrivo degli agenti, per Andrea non c’era già più niente da fare. Immediato l’avvio delle indagini: la porta non risultava scassinata e dell’arma, in quell’appartamento nel quale il giovane si era trasferito da poco, non c’era traccia. Parallelamente, uno o più killer erano in fuga. A distanza di un mese dall’omicidio, però, due ragazzi sono stati arrestati con l’accusa di omicidio e, dopo nove mesi, il coltello è stato ritrovato. Ecco tutte le novità.

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Trovata l’arma del delitto

A distanza di nove mesi dal tremendo omicidio che ha strappato la vita ad Andrea Bossi, questa mattina la Procura di Busto Arsizio e i Carabinieri hanno effettuato un sopralluogo a Cairate che ha dato il risultato sperato: l’arma del delitto è stata ritrovata. Il coltello, che ora è nelle mani degli inquirenti per tutte le analisi del caso, si trovava in una strada sterrata poco lontana dall’abitazione del 26enne.

Trovato il coltello dell'omicidio di Andrea Bossi
Trovato il coltello dell’omicidio di Andrea Bossi: tutte le novità sul caso (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Poiché dall’omicidio sono passati nove mesi, è difficile che sull’arma (rimasta esposta all’aperto e alle intemperie per tutto questo tempo) vi siano tracce utili per determinare lo svolgimento delle indagini. In ogni caso, però, si tratta di un passo avanti importante nel percorso verso la risoluzione definitiva.

I due arrestati

Nella notte tra il 26 e il 27 febbraio 2024, i Carabinieri di Varese con i militari dell’Arma delle Compagnie di Busto Arsizio e Gallarate hanno arrestato Duglas Carolo di 20 anni e Michele Caglioni di 21 anni per l’omicidio di Andrea Bossi. Se il secondo ha fin da subito collaborato con gli agenti, accusando il primo di aver ucciso Bossi da solo e rivelando di non averlo detto prima solo poiché minacciato, il primo invece ha fornito delle indicazioni utili al ritrovamento dell’arma sottolineando però di non essere lui il colpevole.

Secondo quanto dichiarato da Douglas Carolo, tra lui e Andrea c’era un rapporto d’amicizia che, da parte di Bossi, si sarebbe potuto trasformare anche in amore. La sera dell’omicidio, Carolo era andato a casa di Bossi per chiedergli dei soldi che doveva restituire a diverse persone: pur collocandosi in quella casa la sera dell’omicidio, però, si riconferma sempre innocente. “Perché avrei dovuto ucciderlo? Era come il mio bancomat, mi riempiva di regali” avrebbe detto Carolo, sottolineando come Bossi lo riempisse di soldi solo perché lo amava. Se Carolo accusa Caglioni, Caglioni accusa Carolo: le analisi sull’arma del delitto ritrovata oggi, però, potrebbero aiutare a fare chiarezza.

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