Due ragazze rintracciano i loro telefoni e conducono la polizia a un’auto con ben 87 iPhone rubati, le foto dei dispositivi saranno pubblicate sul sito della questura di Milano
L’intraprendenza e la determinazione di due ragazze che hanno seguito le tracce del loro iPhone rubato grazie a una delle applicazioni del melafonino ha portato la polizia a una clamorosa scoperta.
Un tesoretto di 87 iPhone rubati che adesso potranno tornare ai loro legittimi proprietari grazie all’intraprendenza di due giovanissime di 18 e 20 anni.
Tutto comincia da un furto a danno di due giovanissime che in modo estremamente determinato cominciano a seguire le tracce del loro melafonino grazie a una delle funzion, quella della geolocalizzazione. Attraverso altri apparati c’è sempre modo di rintracciare il posizionamento, magari sommario ma sempre piuttosto preciso – nell’arco di poche decine di metri – del proprio cellulare.
LEGGI ANCHE – Violenze di Capodanno in Duomo, testimonianza shock: “Salvata dal mio compagno”
La determinazione delle ragazze è stata premiata quando hanno individuato e entrambi i loro melafonini, appena rubati, all’angolo tra viale Stelvio e via Paolo Bassi.
La prima ragazza ha spiegato che il telefono era stato sottratto alla madre l’8 gennaio a bordo di un tram in piazza V Giornate, mentre la seconda ha riferito di un furto avvenuto il giorno seguente nella metropolitana a Cadorna. Ed entrambe le app avevano fornito la stessa posizione, portando gli agenti a intervenire immediatamente.
LEGGI ANCHE – Ladri in metro a Milano: fermi in un’operazione anti-borseggio
Intelligentemente le due ragazze non hanno agito da sole. Ma si sono affidate alle forze dell’ordine: e gli agenti delle volanti sono intervenuti sul posto e hanno individuato un’auto sospetta. A bordo c’erano tre uomini di origine pachistana, di età compresa tra i 39 e i 40 anni. Durante il controllo, i poliziotti hanno scoperto che gli uomini stavano avvolgendo i telefoni nella carta stagnola, un trucco per impedire la geolocalizzazione.
Un controllo più accurato ha portato al ritrovamento di ben 87 iPhone, tutti risultati rubati tra il 5 e il 9 gennaio a Milano. E tutti ovviamente sequestrati. La polizia ha immediatamente proceduto con il fermo delle due persoine a bordo dell’auto. Il terzo, che non risulterebbe implicato nei furti ma avrebbe semplicemente offerto appoggio ai due complici, è indagato a piede libero per favoreggiamento.
LEGGI ANCHE – La famiglia di Ramy: “Basta violenze nel suo nome”
Fino a ora, i poliziotti sono già riusciti a restituire una quarantina di telefoni ai legittimi proprietari risalendo alle denunce effettuate nei giorni precedenti. Altri otto dispositivi sono già stati identificati e presto saranno riconsegnati.
Per tutti gli altri foto e le specifiche tecniche saranno pubblicate sul sito della questura di Milano. La speranza è che altre vittime possano riconoscere i propri dispositivi attraverso la bacheca degli oggetti rubati.
Tra i fermati, uno degli uomini è risultato destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Spagna per reati contro la persona. Le autorità italiane collaboreranno con quelle spagnole per definire la posizione giuridica dell’individuo. Questo particolare aggiunge un ulteriore elemento all’indagine, già complessa per la gestione dei telefoni rubati. Ma per l’uomo potrebbe anche scattare l’estradizione.