La tragedia di Pietro Silva Orrego che si intreccia a un’inchiesta sempre più fitta, mentre un’altra giovane resta in condizioni critiche.
Milano piange il 19enne Pietro Silva Orrego, morto in un incidente stradale avvenuto all’alba di ieri. Un fine settimana tragico quello appena trascorso sulle strade italiane. Il bilancio complessivo, almeno fino a questo momento, è di sei morti e venticinque feriti di cui dieci gravi.
Gli incidenti si sono verificati in Piemonte, Lombardia, Liguria, Basilicata, Puglia, Campania e Toscana. Sul gravissimo scontro di Milano sono in corso gli approfondimenti da parte della Procura della Repubblica di Milano.
Uno dei dati certi raccolti durante i primi accertamenti è che chi ha firmato il contratto di noleggio del Suv Mercedes Classe G Brabus, su cui viaggiava la vittima con altri tre amici, ha la patente.
La Procura milanese, con la pm Giancarla Serafini, non appena arriverà l’informativa degli agenti della polizia locale, procederà con l’apertura formale di un’indagine per far luce sullo schianto in viale Fulvio Testi tra il Mercedes e una Opel Corsa. Probabile vengano iscritti nel registro degli indagati due persone, ossia il 19enne che si ritiene fosse alla guida del Suv pur essendo senza patente e il 32enne, originario di Napoli, che era al volante dell’utilitaria.
Oltre ad appurare chi abbia preso a noleggio il Suv, si stanno facendo approfondimenti in merito al giovane che, rimasto illeso, subito dopo lo scontro si è allontanato dal luogo dell’incidente per poi ritornarvi fingendo di passare di lì per caso e di essere sceso dal tram per prestare aiuto. Una delle ragazze coinvolte, una 30enne, è ricoverata in condizioni critiche al Policlinico di Milano.
Il conducente del primo mezzo è un ventenne senza patente, Y. N., rimasto illeso. Alla polizia locale ha riferito di essere sceso da un tram e di essere sporco di sangue perché aveva prestato i primi soccorsi ma è stato smentito dalle immagini delle telecamere Atm e poi riconosciuto come il probabile autista del Suv, su cui è stata trovata una delle sue scarpe, da uno dei veri soccorritori.
Sentito dai vigili, è in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. Sull’auto a noleggio con lui c’erano tre ragazzi: Pietro Silva Orrego, 20 anni a dicembre, operato d’urgenza e poi deceduto all’ospedale di Niguarda davanti al padre medico, una 30enne ricoverata in prognosi riservata e un ventitreenne in codice giallo. Sulla Corsa c’era un 32enne positivo al narcotest, ricoverato in codice giallo. I mezzi circolavano ad alta velocità.