Momenti di paura in una metro a Milano dove un minore è stato prima accerchiato e poi aggredito: scattano le manette.
Nuovamente Milano è teatro di un episodio violento, questa volta in metro e ai danni di un minore.
Sui profili social dei Carabinieri di Milano sono apparse le immagini dell’aggressione subita da un ragazzo di 16 anni. Già dai primi secondi si vedono dei ragazzi che si sono infilati in ascensore con la vittima alla fermata della metropolitana Lilla. I 3 ragazzi hanno prima minacciato la vittima e poi hanno proseguito tramite violenza fisica.
Aggressione in metro a Milano per un minore: due arrestati
Il ragazzo colpito non è riuscito a contenere i colpi andando così a perdere conoscenza. Gli aggressori lo hanno quindi lasciato sul posto e sono scappati.
La vittima è stata immediatamente soccorsa al San Carlo dove gli esami hanno evidenziato, come riportato da Il Giorno, un trauma cranico con 7 giorni di prognosi. Il ragazzo ha subito denunciato ai Carabinieri andando anche a specificare l’identità di uno degli aggressori.
A distanza di poco tempo i Carabinieri hanno svolto le dovute indagini e queste hanno portato all’arresto di due ragazzi nati in Italia ma di origine marocchina che all’epoca avevano 17 anni. Il Tribunale per i minorenni di Milano ha così deciso che i due ragazzi fossero trasferiti al carcere minorile di Roma con l’accusa di tentata rapina e lesioni. L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita lunedì dagli agenti di Milano Porta Magenta.
Un minore accerchiato e aggredito nella metropolitana di Milano: 2 giovani arrestati dai #Carabinieri per rapina e lesioni ➡️https://t.co/s1k3jksZT2 pic.twitter.com/djJntdtCgq
— Arma dei Carabinieri (@_Carabinieri_) August 18, 2023
Le operazioni eseguite dal Nucleo Operativo della Compagnia Porta Magenta non si sono fermate solo al visionare il materiale registrato ma anche ad ascoltare le persone che potevano essere informate su quanto accaduto. Gli agenti dell’Arma hanno poi proceduto ai sopralluoghi e analizzato i tabulati telefonici. Questa imperiosa attività ha permesso di arrivare alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione degli aggressori che poi sono finiti in manette.