La compagna di Roberto Parisi, ucciso dal nipote Antonio Iannetti per gelosia, ha raccontato la propria versione dei fatti: è straziata
Non si dà pace la compagna di Roberto Parisi, 41enne accoltellato a morte dal nipote Antonio Iannetti per una questione d’amore. Il tutto è accaduto a Cesano Boscone, in provincia di Milano, nella notte tra lunedì e martedì scorso: zio e nipote si trovavano in macchina insieme e, al culmine di una discussione, il secondo ha aggredito a morte il primo.
Al centro della vicenda una donna, contesa tra zio e nipote: prima era stata fidanzata con il secondo e, a storia ormai conclusa, aveva conosciuto il primo e se ne era perdutamente innamorata. Ad Antonio Iannetti, però, questa relazione tra la sua ex fidanzata e lo zio non è mai andata giù e questa incomprensione è culminata nella discussione di lunedì notte, quando ha colpito il 41enne con 7 fendenti al collo, al torace e al braccio sinistro. Ecco, a distanza di poche ore, le parole della donna al centro della vicenda.
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“Era la persona più buona e gentile del mondo, amava la vita” confessa la compagna di Roberto Parisi, morto dopo un’ora dall’arrivo presso l’ospedale San Carlo di Milano nella notte tra lunedì e martedì. La donna non sa darsi pace e, oltre alla tristezza per la perdita del suo grande amore, oggi si sente anche in colpa per la sua morte, causata dal nipote Antonio di 29 anni. Con lui era stata fidanzata precedentemente ma, sebbene la storia tra loro due fosse già finita da tempo, il giovane non riusciva a darsi pace di questo nuovo amore tra la sua ex compagna e suo zio.
A confessare il movente della gelosia ai Carabinieri è stato lo stesso killer che, interrogato dalle autorità, ha ammesso tutto quanto. “Erano otto mesi che ci tormentava, Roberto aveva anche pensato di denunciarlo, poi ha temuto per l’incolumità della mia bambina, voleva proteggerci” ha confessato la donna al quotidiano Il Giorno, rivelando quindi che l’uccisione del suo compagno non è stata un incidente ma è stato il frutto di un piano probabilmente premeditato.
Dopo otto mesi di relazione con Roberto, la donna aveva addirittura pensato di lasciarlo proprio per proteggerlo dal nipote Antonio. “Gli sarei stata sempre vicina, ma gli dicevo che forse non era il nostro tempo: non ci lasciava in pace” ha confessato la donna di 37 anni. Roberto, però, non aveva alcuna intenzione di rinunciare a quel bell’amore e a gennaio aveva addirittura chiesto alla compagna di sposarlo: “Diceva che le cose belle vanno colte subito e vissute, che non bisogna aspettare ma vivere ogni giorno” continua la compagna, con un sorriso amaro.