A Milano l’aria è sempre più inquinata e i dati recenti estrapolati dalle centraline Arpa evidenziano uno stato d’allerta con Pm10 al doppio dei limiti consentiti. Il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, interviene sulla questione: “Stiamo facendo miracoli ma…”
A Milano si respira sempre più aria avvelenata e la città meneghina si posiziona al terzo posto nella top ten delle città più inquinate al mondo. Un dato allarmante che preoccupa tutti, cittadini, associazioni, medici e politica. Le richieste d’intervento per risolvere la questione da parte delle istituzioni è pressante.
I livelli di polveri sottili nell’aria (Pm10) sono ai massimi storici e ieri, domenica 18 febbraio, le centraline Arpa hanno registrato una situazione ancora più pericolosa, al punto tale che il monito verso i cittadini da parte degli specialisti è quello di evitare attività all’aria aperta come, per esempio, il jogging. Ma le soluzioni non sembrano essere a portata di mano. A intervenire è il governatore della regione Lombardia.
Al termine della firma del protocollo d’intesa sui beni confiscati alla Prefettura a Milano, il governatore della regione Lombardia, Attilio Fontana, è intervenuto sulla questione smog e inquinamento dichiarando, come riporta stamani anche MilanoToday: “Non possiamo pretendere che i cambiamenti vengano realizzati nello spazio di pochi mesi e settimane, perché bloccheremmo la regione”.
Fontana ha anche aggiunto, in merito alla questione smog che “Si può fare di più e lo faremo. Lo smog è un dato di fatto che coinvolge tutta la pianura padana. Lo stiamo dicendo da tantissimo tempo: è chiaro che se le condizioni climatiche sono belle come in questi giorni, senza acqua e senza vento, si crea quello che abbiamo realizzato negli ultimi giorni. Noi stiamo facendo dei miracoli per ridurre l’immissione in atmosfera di sostanze inquinanti, con tutte le politiche che stiamo portando avanti per migliorare i riscaldamenti, le automobili, per agevolare le attività produttive a intraprendere un percorso di sostenibilità”.
In conclusione, il governatore Fontana ha evidenziato che “i risultati ci sono e sono notevoli. Abbiamo abbattuto tutte le emissioni di sostanze inquinanti in misura rilevante e rientrando nei parametri richiesti dall’Europa”.
LEGGI ANCHE: >>> Fedez denuncia il Codacons, querela per diffamazione e calunnia: perchè può vincere il braccio di ferro con l’associazione
LEGGI ANCHE: >>> Milano per Aleksej Navalny, 10 persone depositano fiori in suo ricordo: tutte identificate, scoppia il caso
Secondo quanto riportato dai dati dell’Arpa Lombardia, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, a Milano nella giornata di ieri, domenica 18 febbraio, le centraline fisse di monitoraggio del centro città ovunque indicavano valori di Pm10 – polveri sottili – oltre la soglia imposta dall’Ue, ovvero 50 microgrammi per metro quadrato, µg/m³.
I valori solo ieri superavano di quasi tre volte il livello legale consentito. Secondo il sito Arpa Lombardia, in via Senato, dove è stabile una stazione di monitoraggio, il Pm10 ha registrato una media nella giornata di 136microgrammi per metro quadro.
Da inizio anno ad oggi, i giorni di sforamento della soglia sono stati già 24. Anche il Pm 2.5 è elevato con 118 µg/m³. Mentre, al momento, non destano preoccupazioni i dati del biossido di azoto con un valore segnalato di 71 µg/m³ su una soglia di 200 e un valore d’allarme di 400. Stessa cosa per il monossido d’azoto a 1.6 mg/m³ su un valore limite segnalato a 10.