La Polizia di Stato ha messo le manette ai polsi di due italiani per tentata estorsione. La vittima una donna di 89 anni: ecco com’è andata
Le truffe e le estorsioni sono purtroppo sempre più diffuse, soprattutto a danno degli anziani. Quasi quotidianamente, infatti, sul web o per strada si sente parlare della nuova modalità d’azione, che cerca sempre di trovare il punto più debole delle persone e di sfruttarlo per estorcergli denaro o beni preziosi, come l’oro o i gioielli. Nell’ultimo periodo aveva preso piede quella che, tramite un finto SMS da parte di un figlio, chiedeva al genitore soldi per “sistemare” un incidente: questa volta, però, a Milano si sono presentati di persona.
Gli agenti della volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Milano, infatti, hanno ricevuto ieri mattina una segnalazione di una lite tra condomini in via Don primo Mazzolari. Qui hanno fermato ed identificato un 44enne e una 45enne, che poi sono finiti a San Vittore con l’accusa di tentata estorsione in concorso: ecco cos’hanno fatto.
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Giunti sul posto dopo la segnalazione, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione hanno identificato un cittadino egiziano 40enne che ha raccontato di aver assistito di persona alle minacce e al danneggiamento della porta di casa di una 89enne, tutto fatto per mano dei due cittadini italiani poi arrestati. Questa, impaurita da ciò che stava succedendo, ha chiamato il 40enne egiziano e quest’ultimo ha poi chiamato gli agenti, ai quali la donna ha raccontato tutto.
La signora, infatti, ha riferito che poco prima dell’arrivo degli agenti, il 44enne e la 45enne italiani si erano presentati alla sua porta e, dopo averla minacciata e offesa spingendola a dar loro dei soldi, le hanno danneggiato la porta con violenza, fino all’arrivo del 40enne egiziano, vicino di casa della donna.
Purtroppo, se il tentativo in questione non è andato a buon fine a causa del tempestivo intervento del 40enne egiziano, a giugno 2023 i due presunti malviventi erano già riusciti ad ottenere ciò che volevano. La donna, infatti, in quell’occasione gli aveva dato 4mila euro. Al momento si trovano nella casa circondariale San Vittore in attesa dell’udienza di convalida.