La fine del caldo tropicale a Milano è vicina. Finalmente c’è la data quando torneranno alla normalità le temperature.
Lo scorso luglio è stato il mese più caldo mai registrato sulla Terra, con temperature record che hanno toccato punte di 46°C. Anche Milano non è stata da meno, dove la città è ancora oggi nella morsa del caldo, ma lo sarà ancora per poco.
Dopo il luglio climatologicamente più caldo di sempre, almeno sulla base da quando sono state conservate le registrazioni delle temperature, con ondate record ovunque, la prima parte di agosto ha dato una tregua agli italiani e ai turisti che hanno popolato le città del nostro paese.
Il caldo tropicale è tornato ad abbattersi su Milano e sul resto della penisola italiana nella seconda metà del mese di agosto, ma per fortuna le temperature alte avranno vita breve. Ben presto i milanesi potranno tornare alla normalità e a respirare un po’ di più. I meteorologi hanno già rivelato la data.
Milano verso la fine del caldo tropicale: temperature in discesa, ecco da quando
L’Italia e Milano sono nella morsa del caldo. I meteorologi hanno confermato come le temperature saranno in aumento e dove in Val Padana si avranno le cosiddette “albe tropicali”, ovvero le temperature minime estive alte e con una percentuale di umidità notevole.
Le giornate torride accompagneranno la popolazione meneghina da lunedì 21 agosto, con 26°C già dalle primissime ore del mattino e con una percentuale di umidità all’81%. Un anticiclone che colpirà prevalentemente tutta la Lombardia occidentale, con temperature che potrebbero toccare anche i 40°C.
Una situazione che verrà fermata giovedì 24 agosto quando il caldo tropicale tenderà ad attenuarsi per far posto a temperature più basse, più in linea con la stagione. Gli esperti sottolineano come bisogna fare attenzione soprattutto alle “isole di calore” presenti a Milano, quei punti nella città dove le temperature sono più altre che altrove.
Alla fine di agosto, inoltre, l’Italia sarà invasa dal ciclone di Poppea, che poterà i primi temporali sui settori alpini, per poi proseguire a creare instabilità nelle zone pianeggianti fino ad arrivare sulle isole. Le piogge intense potrebbero sfociare in fenomeni temporaleschi violenti e associati a grandinate.
