Notte di sangue a Milano: due accoltellamenti avvenuti a distanza di mezzora l’uno dall’altro. Le vittime sono un 22enne e un 33enne feriti rispettivamente al collo e al torace
La prima aggressione è avvenuta intorno l’1.30 della notte tra domenica e lunedì a Milano. Un ragazzo di 22 anni è stato accoltellato al collo durante quella che potrebbe essere una rapina finita male.
Mentre la seconda aggressione è avvenuta poco dopo le 2 di notte dove, in via Pomposa un 33enne è stato raggiunto da alcuni fendenti al petto. Il motivo dell’accoltellamento è ancora ignoto.
L’aggressione al giovane 22enne si è consumata in via Stamira D’Ancona, all’ingresso del parco lungo il Naviglio Martesana, a Milano intorno all’1.30 della notte a cavallo tra domenica 27 e lunedì 28 ottobre 2024.
Il ragazzo è stato accoltellato al collo in seguito ad una rapina. Sul posto sono intervenuti due equipaggi dell’Agenzia regionale emergenza urgenza, (Areu) inizialmente in codice rosso, poi declassato a codice giallo. Il 22enne è stato trasportato d’urgenza dal personale sanitario con un’ambulanza all’ospedale Niguarda.
Sul posto sono giunti anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile che indagano sull’accaduto. Nella stessa nottata, a distanza di circa mezzora dal fatto, in via Pomposa, quartiere Corvetto a Milano un’altra aggressione. Questa volta ad essere ferito è un uomo di 33 anni.
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Una notte di sangue nel capoluogo milanese questa notte. Dopo la prima aggressione in via Stamira D’Ancona, un secondo accoltellamento è accaduto in zona Corvetto. Vittima un 33enne accoltellato al petto in circostanze ancora da ricostruire. Il ferito è stato soccorso in piena notte dal personale sanitario dell’Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza).
L’uomo è stato trasferito in codice rosso presso il Policlinico milanese, per una ferita d’arma bianca sul torace. Sul caso indaga la polizia di Stato, arrivata sul luogo del fatto con diverse volanti.
Sconosciuto, in questo ultimo caso, il movente dell’aggressione. Al momento l’accoltellamento non sembra scaturire – come nella prima aggressione al 22enne – da una tentata rapina.