La titolare di un bar in zona Bande Nere a Milano ripete di aver commesso un errore quando al posto del vino ha versato del detergente per lavastoviglie nel calice. La cliente, ricoverata in ospedale con gravi lesioni all’esofago, la denuncia
Una svista che è costata cara alla proprietaria del locale. Un bicchiere di vino che in realtà conteneva liquido per lavastoviglie è stato servito dalla titolare di un bar in zona Bande Nere a Milano, per sbaglio, ad una cliente abituale. La donna, dopo aver bevuto il calice di detergente si è sentita subito male finendo in ospedale con lesioni all’esofago, al cavo orale e all’ugola.
La titolare del bar è stata denunciata. Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsa. La 51enne, dopo essere stata trasportata al pronto soccorso del San Carlo fortunatamente non è in pericolo di vita, ma le sue condizioni sono costantemente monitorate dai medici.
La donna di 51 anni potrebbe riportare anche eventuali danni permanenti dopo aver ingerito inavvertitamente del detergente al posto di quello che pensava fosse del vino servitole in un locale di Milano. Secondo quanto ricostruito, la cliente la sera di sabato scorso si è recata con il compagno in un bar di via Carlone.
I due sono clienti abituali del locale e la coppia, dopo aver mangiato qualcosa ha ordinato alcuni calici di vino. Quando la donna ha chiesto un altro bicchiere alla proprietaria del bar, una cinese di 53 anni, questa è andata in cucina e, per errore, ha versato il detergente da una bottiglia che aveva ancora l’etichetta del vino che conteneva.
Servito il calice, al primo sorso, la 51enne si è subito sentita male, iniziando a vomitare e ad accusare atroci dolori alla gola. Il compagno ha chiamato subito i soccorsi. Una volta sul luogo del fatto i sanitari hanno accompagnato la donna in pronto soccorso.
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Prima di recarsi all’ospedale San Carlo dalla donna, il compagno della 51enne ha preso in consegna la bottiglia “incriminata” dal locale per poi consegnarla ai poliziotti delle Volanti intervenuti sul posto. Dopo aver informato il pubblico ministero di turno, si è attivato anche l’intervento degli esperti di Ats, che hanno analizzato il contenuto della bottiglia e confermato i sospetti iniziali.
Una volta confermato il tutto, gli agenti si sono diretti a casa della titolare del bar che, intanto, aveva chiuso il locale. La cinese 53enne ha ammesso di aver usato quella bottiglia come contenitore per il detergente e di averla rimessa in frigo dopo aver riempito il bicchiere con il liquido velenoso, seppur avesse contrassegnato la bottiglia con un nastrino per evitare errori. La proprietaria del bar è stata querelata con l’accusa di lesioni colpose gravissime. Il locale è al momento sotto sequestro.